martedì 26 gennaio 2010

Missing Ties

Ciao a tutti! Oggi un'altra recensione scritta perchè non posseggo il libro in questione, bensì mi è stato inviato dalle autrici in formato ebook tramite una catena di lettura di Anobii.

Missing Ties-Legami Scomparsi


Autrici: Violet Alesia
232 pg
Editore: Lulu.com


Il titolo racchiude un mondo magico popolato da fate, elfi, cacciatori di vampiri, licantropi, angeli alati e figli della luna. Immagini gotiche e fantastiche si alternano, non trascurando la veridicità dei sentimenti descritti. Una favola post moderna, con venature di fantascienza, che possiede diverse chiavi di lettura, da interpretare nella sua essenza e da apprezzare nelle descrizioni di un mondo altro da noi.

Questo libro è stato scritto da due ragazze ed è il loro esordio. Come tale quindi va considerato. Complessivamente ho trovato il libro abbastanza carino, anche se ovviamente, leggendolo, ho riscontrato sia pregi che difetti. E' subito evidente, leggendone le prime righe, che non c'è stato un lavoro di editing (si vede immediatamente perchè le virgolette dei discorsi sono fatte così <<), ma di questo ero stata preavvertita e quindi non mi pare giusto soffermarmi su ciò. Vediamo prima di tutto la storia da più vicino: all'inizio ci troviamo in un college di fate e facciamo subito la conoscenza di tre dei personaggi, Michelle, Arianna e Heath. E' la sera del gran ballo al fairy college e le ragazze si stanno mettendo in ghingheri ma Michelle è scontenta perchè le tocca andare al ballo con Heath, che lei reputa un perditempo donnaiolo. Heath, purtroppo, sente Michelle sparlare di lui e ci rimane male: decide allora di lasciare il college e dirigersi nel mondo umano. Ecco, arrivata alla fine di questo primo capitolo avrei voluto scaraventare il libro dalla finestra: zuccheroso con ragazzine superficiali (notare che hanno 23 anni) che con la magia possono fare tutto quel che gira loro per la testa. Inoltre, la prima volta che ho letto la formulazione di un incantesimo, mi è scappato un pochino da ridere perchè faceva molto cartone animato: gli incantesimi devono sempre essere in rima ed alla fine di ognuno c'è la formuletta "Human Fairy Spell, Do What I Tell" che fa molto filastrocca. Fortunatamente cominciando il secondo capitolo ho scoperto che in realtà era tutta un'altra musica: ci viene presentato il personaggio principale, Jared. E' un ragazzo scontroso, solitario e sboccato che ogni giorno va a caccia di vampiri sfruttando il suo dono che gli permette di percepire i succhiasangue a distanza. Ci si allontana quindi dallo zuccheroso fairy college e si passa a qualcosa di molto più interessante. Jared riceve una telefonata del cugino Kaleb che lo informa della morte del padre e lo invita al funerale: il ragazzo non vuole andarci, ma una sua compagna di caccia gli fa un incantesimo e lui si ritrova sul treno quando ormai è troppo tardi per scenderne. Di qui si dipanano i fili della vicenda, non sto a dirvi di più perchè subito da questo punto cominciano rivelazioni importanti e quindi ve ne rovinerei la lettura. Vi dico solo che la vita delle fatine si intreccerà con quella del cacciatore di vampiri e del suo cugino prete.

Tornando alle mie considerazioni personali, passato il primo capitolo, ho trovato l'intreccio interessante e ben strutturato e, se si sopportano i vari Human Fairy Spell, Do What I Tell, si scopre una storia carina, con colpi di scena che non ci si aspetterebbe. Quindi tanti complimenti alle due giovani autrici per la fantasia dimostrata! Il linguaggio è molto attuale, e questa è una cosa che io non apprezzo moltissimo e Kaleb a volte con l'essere sboccato esagera, ma questi sono gusti personali, come anche le constatazioni precedenti del resto.
Per concludere direi un esordio sufficiente, ma penso che le due ragazze possano fare molto di più, approfondendo maggiormente i personaggi e aggiustando alcune cose qua e là(comunque le autrici stesse hanno detto che non avevano pensato a questo libro come ad un qualcosa da pubblicare e che si sono divertite a scriverlo).

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