giovedì 29 luglio 2010

Il Sangue del Vampiro

Ciao a tutti! Oggi vi parlo di un libro uscito da poco per Castelvecchi ma che in realtà è stato scritto più di un secolo fa: si tratte de "Il sangue del vampiro" di Florence Marryat.









Prima di raccontarvi la trama, vorrei specificare una cosa: questo libro è stato pubblicato nel 1897, per cui è completamente differente rispetto ai titoli recentemente usciti nel panorama vampiri.

Heyst è la meta di vacanze di molte famiglie dell'alta società inglese. Qui facciamo la conoscenza di alcuni personaggi, alloggiati nel medesimo albergo: Mrs Pullen e la sua piccola bambina, accompagnate dalla futura cognata Miss Leyton; Madame Gobelli con il marito ed il figlio e Harriet Brandt. Queste persone sono estremamente diverse l'una dall'altra ed è dal loro incontro che hanno inizio le vicende raccontate in questo libro. Harriet proviene dalla Giamaica ed è estremamente carina: impiega incredibilmente poco, quindi, per farsi notare dagli altri e stringe inizialmente un'amicizia con Margaret Pullen, anche se ostacolata da Miss Leyton, fredda e riservata, che la considera come una cattiva frequentazione. In particolare Harriet si avvicina alla piccola figlia di Mrs Pullen e passa diversi giorni in sua compagnia assieme alla balia. Ma Madame Gobelli la nota e decide di stringere amicizia con lei, tentandola con promesse di future conoscenze altolocate e lodandola per la sua bellezza e le sue doti nel canto: Harriet si allontana quindi da Margaret Pullen per avvicinarsi alla famiglia di Madame Gobelli, proprio quando la piccola bambina comincia a mostrare segni di malessere. La Gobelli è un tipo particolare: rozza, maleducata e caciarona, viene evitata da quasi tutti gli altri ospiti ma Harriet sembra non accorgersene, affascinata dai racconti della baronessa sulla sua Casa Rosse e sugli ospiti che ogni anno si recano a farle visite. Le condizioni della bambina di Mrs Pullen continuano a peggiorare e la giovane nobildonna è molto preoccupata: per fortuna giunge all'albergo Ralph Pullen, fratello di suo marito e futuro sposo di miss Leyton, che la rassicura informandola che a breve anche il loro dottore di fiducia avrebbe raggiunto l'albergo. Harriet nota subito Ralph e ne rimane colpita: egli, dal canto suo, stufo del comportamento glaciale e delle poche attenzioni che gli dedica la fidanzata, si finge libero e comincia a flirtare con lei, illudendola. Ralph, pagina dopo pagina, pare farsi catturare davvero dall'amore per Harriet e la baronessa Gobelli ne è estremamente felice: non sopporta infatti Miss Leyton e vorrebbe con tutto il cuore vederla soffrire. I Gobelli decidono di fare una gita di alcuni giorni a Bruxelles e Harriet decide di andare con loro, dopo aver ricevuto da Ralph la promessa che li avrebbe raggiunti trascorsi due giorni, dopo essersi liberato della cognata. Harriet parte quindi con il cuore pieno d'amore, senza sapere che una terribile disgrazia sta per abbattersi a Heyst: la figlia di Mrs Pullen muore. Il dottor Phillips, arrivato prima della sua dipartita, aveva compreso lo stato in cui versava la piccola e quindi per lui la sua morte giunge aspettata: non altrettanto per la povera madre. Ma il dottore, dopo una conversazione avuta con Mrs Pullen, comprende cosa può avere ucciso la bambina, o meglio...chi. Tutto il gruppo riparte quindi alla volta dell'Inghilterra per i funerali e Harriet si ritrova abbandonata senza spiegazione alcuna. Insofferente, accetta l'offerta dei Gobelli di stabilirsi a casa loro per un po', sperando di conoscere tutte le eminenti persone di cui la baronessa le parla in continuazione: ma una volta giunta alla Casa Rossa, Harriet si ritrova in un ambiente assurdo e pieno di segreti, che la spingerà ad avvicinarsi al figlio diciannovenne della famiglia. Ma quando anche a lui succederanno cose terribili Harriet comincerà a dubitare di sè e solo una persona pare avere le risposte alle sue domande, il dottor Phillips. Harriet ha qualcosa che non va? Perchè coloro che le stanno vicino muoiono?

Prima di tutto, vi consiglio di non leggere la quarta di copertina perchè subito rivela il segreto della giovane Harriet :) In secondo luogo, sono estremamente contenta che finalmente questo libro sia arrivato in Italia, perchè rappresenta un "classico" di letteratura vampirica che purtroppo anche alla sua uscita venne un po' snobbato perchè, nel medesimo anno, fu pubblicato Dracula, e voi sapete che ebbe un immenso successo. Seppur non all'altezza del suo lontano cugino, se così vogliamo chiamarlo, questo libro è scorrevole e intrigante: non è un libro carico d'azione ma, nonostante i fatti narrati siano davvero pochi, in men che non si dica si giunge a più di metà senza un attimo di noia. La Marryat ci fornisce infatti un bellissimo affresco dell'alta società dell'epoca: le scene che raccontano il bagno, oppure le modalità d'interazione tra membri dell'alta società e simili ci consentono di immergerci appieno in un mondo per noi così lontanto ed estraneo. Badate bene, non ne fa un trattato: non è che la scrittrice si blocca e ci mette a raccontarci come doveva comportarsi questo e cosa doveva fare quell'altro, tutt'altro. Florence Marryat ci fornisce degli accenni, senza appesantire, degli usi e dei costumi, ma anche delle idee che cominciano a diffondersi all'epoca, come il femminismo o l'ereditarietà dei caratteri. Un romanzo quindi originale, in cui i "vampiri"per come li conosciamo noi non sono assolutamente presenti e la dimensione soprannaturale viene avvertita per tutto il racconto senza essere mai del tutto presente in prima persona. Un romanzo che mi è molto piaciuto e che quindi consiglio, ovviamente non pretendendo di trovarsi davanti un urban fantasy con vampiri e scazzottate. Un classico che non può mancare nelle librerie dei vampirofili:)



Editore: Castelvecchi
Pagine: 324
Prezzo: 18,00€
ISBN-10:8876154140
ISBN-13:9788876154140
Oggi una citazione speciale: ho pensato infatti di trascrivervi le prime righe del romanzo, per darvi un'idea dello stile.

"Era l'ora magica del tramonto. La lunga Digue di Heyst era quasi deserta, così come la striscia di soffice sabbia gialla che ne costeggiava la base, e tutti i tables d'hotes si stavano riempiendo rapidamente. Henri, il cameriere più giovane dell'Hotel Lion d'Or, stava in piedi sulla scalinata - tra i due grandi leoni dorati che si ergevano a bastione su entrambi i lati dei portali - a suonare energicamente un campanello sonoro e dissonante per chiamare i ritardatari, mentre le signore, che attendevano l'inizio della cena nel piccolo salone lì accanto, si tappavano le orecchie per attutire almeno un po' il baccano. Philippe e Jules erano indaffarati a sistemare tovaglie bianche, bicchieri, eccetera sui tavolini di marmo nella terrazza all'aperto, fuori dalla salle à manger, dove chi non era cliente dell'hotel, se lo desiderava, poteva cenare à la carte. All'interno, i tavoli lunghi e stretti erano ornati con fucsie e gerani ricoperti di polvere, mentre ogni oliera aveva un mazzolino di sudici fiori artificiali attaccato all'impugnatura. Ma gli ospiti del Lion d'Or, che per la maggior parte erano inglesi, aspettavano la cena con troppa impazienza per cavillare sull'arredamento. La baronessa Gobelli, con il marito da un lato e il figlio dall'altro, fu la prima a sedersi a tavola. La baronessa compariva sempre con la zuppa, perchè aveva notato che i primi arrivati ricevevano una porzione più generosa di quelli che arrivavano per ultimi. Mrs Pullen e la sua amica, Miss Leyton, che sedevano di fronte alla baronessa e alla sua famiglia, non erano animate da altrettanta impazienza: il potage au crouton, che di solito costituiva l'inizio del pasto al table d'hote, non le faceva impazzire."

Purtroppo Il Sangue del Vampiro è l'unica opera di Florence Marryat giunta in Italia. Durante la sua vita ha scritto più di 90 opere, ve ne cito due, le più ricordate, legate al suo rapporto con lo spiritismo e i medium.

The Strange Transfiguration of Hannah Stubbs
Professor Ricardo discovers that his landlady’s ungainly servant, Hannah Stubbs, is a powerful medium. He and his friend, Dr Steinberg, persuade her to participate in seances, where in a comatose state she manages to raise the spirit of Ricardo’s late wife, Leonora, who he had murdered in a jealous rage. Desperate to elicit Leonora’s forgiveness, Ricardo marries Hannah in order to have more control over her mediumistic powers.
After marriage, Hannah gradually become more assertive, making her husband’s life a misery. At the same time, Steinberg is finding himself strangely drawn to this previously coarse woman who is now sophisticated and glamorous. When he inherits a large fortune, Hannah confides that his feelings are reciprocated and then poisons Ricardo in order that she might marry her wealthier admirer, who believes his friend committed suicide.
Steinberg learns the terrible truth during a seance at which Ricardo’s tormented spirit appears. There is an angry confrontation between Steinberg and Hannah, and he discovers that his wife’s body has been possessed by the spirit of Leonora, who is wreaking her revenge on Ricardo. She pulls a knife on him and he pushes her down the stairs in self defence. The spirit of Leonora departs, and Hannah briefly returns to her old self, before dying.


There is No Death
Does individuality survive death? Does death mean the end of our existence? The answers are yes and no. The message of this classic book is that individuality does indeed survive death, and that death is merely the beginning of a further chapter in human evolution. Told here are many eyewitness experiences had by the author with many great mediums in undertaking her quest to study Spiritualism. To tell her story, the author recounts words she heard at sances in a vivid, haunting manner to convey the stories of something beyond death. These experiences show that death is not the end and not something to be feared.

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