giovedì 5 agosto 2010

Tu la Pagaràs!

Ciao a tutti! Oggi variamo un po' genere e passiamo al giallo: Tu La Pagaràs! di Marilù Oliva.







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Untitled from yuko on Vimeo.



Elisa Guerra, nota come La Guerrera, ama visceralmente la salsa e non si perde neppure una delle serate organizzate in quel di Bologna dalla comunità latina. Ma proprio all'interno di questa cerchia avverrà una tragedia improvvisa: Thomàs, esperto barista, viene trovato morto in uno dei bagni da El Cubano, ometto del sud Italia che si atteggia a perfetto latin lover. La comunità viene quindi coinvolta nelle indagini della polizia, guidate dal ispettore Basilica e dal suo vice, che di questo mondo, non conoscono assolutamente niente: farà loro da guida proprio La Guerrera, che sarà al contempo sospettata e collaboratrice. Elisa, giornalista per la pubblicazione LaCittà, diretta da un bastardo bugiardo di nome Torinelli, farà il possibile per essere d'aiuto nelle indagini, illustrando a Basilica le caratteristiche di ogni sospettato ma soprattutto della loro cultura, dei loro usi e dei loro costumi.
Trovare il colpevole è estremamente difficile, dal momento che quasi tutti paiono avere un movente: La Guerrera stessa potrebbe essere l'omicida, con un movente vecchio quanto il mondo, la gelosia. Thomàs era infatti il suo fidanzato, ma non era certo un amore d'uomo: pretendeva infatti fedeltà assoluta dalla Guerrera, quando lui invece poteva tradirla con chiunque. Vi pare giusto? Il mistero si infittirà quando un altro cadavere verrà trovato, ma non ci sono nè indizi nè impronte che aiutino Basilica a trovare il colpevole: ci penserà Elisa con la sua amica Catalina a metterlo sulla giustra strada, ma questo affronto potrebbe costarle la vita.

Un giallo estremamente originale: personalmente, non conoscevo nulla della cultura latina, e questo libro mi ha aiutato a riempire qualche lacuna. Ma andiamo con ordine. Il libro alterna capitoli in cui è presente un narratore esterno con altri, intitolati La Guerrera, in cui invece la vicenda è narrata in prima persona dal punto di vista, per l'appunto, di Elisa. Inoltre il romanzo è diviso in due parti, la seconda delle quali è la più peculiare secondo me: si intitola infatti I Miei Dei e all'interno di essa ci sono capitoli chiamati con il nome di un orisha, una divinità, del quale vengono spiegate le caratteristiche e che poi viene ricollegato, in un modo o nell'altro, alle vicende narrate. Riuscitissimi inoltre il personaggio di Elisa, che presenta una scorza dura che non permette a nessuno di oltrepassare, e quello di Catalina, sua coinquilina, appassionata di divinazione e tarocchi e cuoca fantastica. Nel libro c'è qualche accenno sentimentale tra la Guerrera e Basilica che però non si contestualizza all'interno del romanzo. Ho rilevato inoltre un'estrema bravura dell'autrice nel gestire i molti personaggi presenti e le varie sottotrame e ho ammirato la sua capacità di inserire nozioni culturali senza che esse risultassero pesanti o stridessero con la storia. Azzeccatissime le citazioni dantesche, di cui La Guerrera fa largo uso, ed estremamente divertenti i soprannomi dei vari personaggi(giusto per citarne qualcuno, El Pony, El Chupa Chupa, El Tigron xD). In sintesi un romanzo godibilissimo, scorrevole, con un caso di fondo non complicatissimo ma intrigante. Per non parlare del "Caso Torinelli".
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Editore: Elliot
Pagine: 224
Prezzo: 16,50
Repetita

Lorenzo Cerè cerca il riscatto da un'infanzia di solitudine e abusi. Il sesso è per lui un lenitivo in un'esistenza che brucia, mentre il passato continua a colpirlo sottoforma di terribili emicranie e nevrosi. Lorenzo conosce la Storia, conosce gli uomini,i loro crimini, e s'ispira a loro per ideare i suoi omicidi. Lorenzo Cerè è un assassino metodico, inflessibile e preciso, ma non ha calcolato le eccezioni, e la più grande eccezione è lei, la dottoressa Malaspina che lo aspetta in uno studio psichiatrico...




Oggi per voi una novità: ho fatto infatti io stessa un'intervista all'autrice, simpatica e disponibilissima! Eccola qui per voi:



Quando ha cominciato a scrivere?
Se nella scrittura sono inclusi anche i fumetti, allora ho cominciato verso i sei anni. Pensavo che da grande sarei diventata una fumettista o una sceneggiatrice di cartoni (amavo molto Candy Candy e Lady Oscar!). Adoravo disegnare, scrivevo brevi sceneggiature tempestando i bordi di disegni. A scuola, fino alle superiori incluse, mi perdevo le lezioni per disegnare sotto il banco. Poi all’università c’è stato il passaggio alla scrittura.

E la sua passione per la salsa ed il mondo latino quando è nata?
Musicalmente parlando, è nata quindici anni fa. La prima volta che ho ascoltato una salsa: è stato amore a prima vista. Invece l’interesse per il mondo latino americano in generale, ovvero per la letteratura, le atmosfere, la filosofia di vita, è scoppiato quando, a dodici anni, lessi Márquez. È stato poi rafforzato da Borges, Neruda e dai molti viaggi, sia reali che immaginari.

E quella per la criminologia?
Circa cinque anni fa. In casa è mio marito il vero criminologo, è stato lui a contagiarmi.

Dante è più volte citato nel suo romanzo Tu La Pagaràs!: qual è il suo passo preferito?
Quello che mi piace di più è il quinto canto dell’Inferno, forse perché trasuda molto amore.
Quello che cito più spesso, anche a scuola, è il terzo dell’Inferno: perché penso che l’ignavia sia uno dei mali che affliggono l’umanità. E Dante punisce gli ignavi con un castigo esemplare.

Date la sua passione e la sua professione, riesce a far amare Dante ai suoi studenti (impresa titanica xD)?
;-) Non lo so, però ci provo in tutti i modi. E le volte in cui qualcuno me lo dimostra (che l’ho fatto innamorare di Dante) è una grandissima gioia...

In Tu La Pagaras! abbiamo molti personaggi estremamente diversi tra loro: si è ispirata alle
persone che la circondano per crearli?
Quasi tutti sono inventati, soprattutto quelli più pittoreschi come El Pony, Torinelli o Manuela. L’idea, molto sfumata è partita per alcune figure dalla realtà: ma era solo uno spunto che ho poi liberamente rielaborato. Quelle persone non esistono (per fortuna!).

La Guerrera è una sua personificazione? O forse si sente più vicina al personaggio di Catalina?
La Guerrera ha qualcosa in comune con quello che ero io quando andavo a ballare: la stessa rabbia verso un mondo che non funziona, la stessa carica, gli stessi desideri professionali, lo stesso amore poco spiegabile verso un mondo a volte ostico. Anch’io ho lavorato per delle redazioni, come lei sono piccolina, come lei ho perso presto i genitori e come lei ho un’amica cartomante (parlo di Catalina, che ho copiato tale quale dalla realtà: è una delle mie amiche del cuore e i suoi consigli sono stati molto preziosi per la stesura del romanzo). Però sono anche molto diversa dalla Guerrera, lei è estremizzata, è impulsiva, dannata: io non fumo, non bevo rhum e non mangio sempre patatine fritte!

Qual è il suo libro preferito, escludendo Dante e le sue opere?
Cien años de soledad di Gabriel García Márquez

Se dovesse scegliere degli attori, italiani o stranieri, per impersonare i personaggi del suo romanzo, chi sceglierebbe?
Basilica lo farei impersonale da Ligabue (non è un attore, lo so, ma lo immagino così). La Guerrera da Salma Hayek (o una sua versione più piccola). Catalina da Cate Blanchett. Torinelli... forse potrebbe starci bene un Depardieu abbastanza lievitato.

Preferisce la salsa o la capoeira?
La salsa. La preferisco e la ballo molto meglio di quanto pratichi capoeira!

Nel suo romanzo dimostra un'approfondita conoscenza degli orisha: qual è quello che preferisce?
Quello che preferisco (nel senso che per me è il più simpatico) è Changó: dio sensuale del fuoco, del raggio, del tuono, della guerra, dei balli, della musica e della bellezza virile. è patrono dei guerrieri e delle tempeste, rappresenta il maggior numero dei vizi e delle virtù umane: è valente curatore, buon amico, è però bugiardo, donnaiolo (ha innumerevoli amanti, oltre alle mogli ufficiali), giocatore, rissoso e vanaglorioso. È un grande ballerino e, quando inizia a ballare, tra salti, contorsioni e figure stravaganti, sferra dei colpi con la testa - simili a quelli del montone - verso i tamburi. Apre gli occhi a dismisura e mostra la lingua, agita in alto la sua ascia e si tocca i testicoli. Si vanta delle dimensioni enormi del suo fallo e lo esibisce con grande orgoglio durante la danza. La sua collana è composta da perline bianche alternate a perline rosse, simbolo dell’amore e del sangue ma anche della purezza. Si è sincretizzato con Santa Barbara e con San Lazzaro e la sua festa si celebra il 4 dicembre.
Quella più affine alla mia personalità è la dea Ochùn: Ochùn, la Patrona di Cuba. È la moglie di Changó ed è intima amica di Elegguá, che la protegge. Protegge da tutte le affezioni del sangue, del fegato e da ogni sorta d’emorragia. è una mulatta simpatica, grande ballerina, festaiola sempre allegra, amica del ritmo, come testimonia il tintinnio dei suoi campanelli. La sua collana è gialla o ambrata. Si è sincretizzata con la Vergine della Carità del Cobra.

Crede nella lettura dei tarocchi e nell'astrologia?
No, non ci credo. Ci crede però tantissimo Caterina, la mia amica da cui ho ripreso il personaggio di Catalina.

Un'ultima domanda di rito: ha qualche consiglio per gli aspiranti scrittori?
Leggete tanto e scrivete tanto. Fate leggere a diverse persone i vostri manoscritti prima di spedirli. Selezionate le case editrici: non tutte sono interessate agli stessi generi. Prima informatevi, leggete le loro collane, prendete dimestichezza col tipo di letteratura che trattano. Quando avete scelto, spedite con una lettera di accompagnamento semplice. Armatevi di tanta, tantissima pazienza, i tempi di attesa variano da 6 mesi a un anno. Senza dare false illusioni, io consiglierei anche agli aspiranti di iscriversi a facebook: ci sono comunità molto attive di scrittori/ editori/ critici.


6 commenti:

  1. sembra davvero un bel libro :)
    E poi l'autrice sembra una persona molto cortese e alla mano... se poi è anche un'insegnante che riesce a far amare Dante, ha tutta la mia ammirazione :D Tutti dovrebbero avere dei prof che ti fanno amare il Sommo :)
    Mi ha incuriosito molto la tematica degli dèi latini... e poi lo ammetto, è da quando ho visto "Dirty Dancing 2" che vorrei approfondire la mia conoscenza con il mondo cubano! XD


    PS: ti sono scappate due stelline in più, in cima alla recensione XD

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  2. Ciao Yuko!!
    mi ispira questo giallo!! nonostante non sia il mio genere preferito, ma è davvero particolare, e la tua (video)recensione mi ha fatto voglia di leggerlo, anche se come al solito ho una lista tanto di libri da leggere xD!!!

    Cat

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  3. @Cam hai ragione, corro a levarle!!!
    @Cat non parliamo di arretrati da leggere, oramai ne sono sommersa!

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  4. Yuko!Ma che bella recensione e che interessantissima intervista, si vede che l'autrice è davvero gentile e alla mano.
    Non è propriamente il mio genere ma un pensierino potrei farlo...!
    Che ridere "El Chupa Chupa"!!!

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  5. @Keira grazie...el chupa chupa xDDD

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  6. [...] volete farvi un’idea sul primo volume della trilogia e sull’autrice, QUI trovate il parere di Yuko sul romanzo e un’intervista a Marilù [...]

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