venerdì 22 ottobre 2010

Recensione: Ombra

Oggi amici voglio parlarvi di un libro che mi ha piacevolmente sorpreso: si tratta di Ombra di Elena P. Melodia.
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Alma è in crisi: Morgan è sparito e i Mastersaga la  braccano. Come se non bastasse, l’uomo angelo è morto e lei è stata la prima a trovare il suo corpo: fortunatamente è fuggita prima dell’arrivo della polizia, ma alcuni testimoni hanno fornito una sua nebulosa descrizione…quanto impiegherà il tenente Sarl a ricollegare Alma agli omicidi che stanno dilaniando la Città? Incertezza, paura, ansia: questi sono i sentimenti che prevalgono ora nella ragazza. La sua routine si spezza, niente di ciò che la circonda è più rilevante: Seline si avvicina ad Adam, Naomi testimonia al processo contro Tito, Agata viene messa in un carcere speciale dove può ricevere cure psichiatriche. Quando però un giorno la sua classe va ad una mostra fotografica, un’immagine attrae la sua attenzione: c’è una fotografia di una ragazza esattamente identica a lei, la figlia del fotografo. Alma è sconvolta e comincia a pensare di essere stata adottata: va quindi a visitare il fotografo e scopre che la ragazza, Larissa, si è suicidata due giorni prima dell’incidente in cui le amiche di Alma sono morte mentre lei ne è uscita illesa. E come se non bastasse, il giorno dell’incidente lei indossava la stessa maglietta con cui Larissa era stata sepolta. Strano, no? Ma non è l’unico avvenimento stravagante. Dopo essersi fatta dare l’indirizzo da Adam, Alma si reca a casa di Morgan ma ciò che vi trova, o meglio che NON vi trova, la sconvolge. E poi nella notte un nuovo sogno premonitore…riuscirà ad impedire questo nuovo omicidio? E dov’è finito Morgan? Chi sono i master e perchè la cercano? Cos’è My Land?

Mi sono approcciata a questo libro estremamente scettica, dato che il primo volume l’avevo trovato carino ma niente di più: la protagonista mi stava davvero troppo antipatica e l’assoluta mancanza di spiegazioni mi aveva molto irritato.  Per la prima metà del libro siamo più o meno in linea col volume precedente: la Melodia scrive secondo me molto bene e quindi il libro scorre molto bene, solo che accadono pochi fatti e la continua mancanza di spiegazioni mi ha portato a non apprezzare neanche quel poco che accade. Poi, la Luce. Quando finalmente torna in scena Morgan, la narrazione cambia, si velocizza, e finalmente otteniamo delle tanto agognate spiegazioni: scopriamo chi/cosa è Elena, come mai fa questi sogni premonitori, come mai ha timore dell’acqua e tantissime altre cose. E le spiegazioni che ci fornisce l’autrice sono davvero originali: da qui in poi il mio giudizio su questo libro si è completamente ribaltato. Con i nuovi elementi in mio possesso, mi sono resa conto di come tutto quello che era avvenuto in precedenza avesse un senso, anche ciò che mi aveva fortemente irritato (un esempio, la freddezza di Alma). La Melodia crea un mondo fantastico: My Land è un mondo incredibile, un mondo situato nelle profondità della terra, dove stazionano le anime disperate che non hanno ricevuto un corpo. E lì un capo terribile le governa, il Leviatano. Com’è collegato tutto ciò con la vicenda di Alma ovviamente non ve lo dico, per non rovinarvi la lettura del libro, come del resto non vi dico neppure altre cose che conosco riguardo My Land, che sono sicura vi stupiranno ed affascineranno. O perlomeno, così è stato per me. E così, quando tutto ha acquistato un senso, sono riuscita a immergermi completamente nella lettura e il finale in sospeso è stata una stilettata: voglio sapere come prosegue la storia!!!
Il mio personaggio preferito è Lina: non è che faccia chissà cosa, ma nelle poche scene in cui è presente riesce sempre ad emozionarmi, e secondo me nel terzo volume avrà un ruolo molto importante.
Per cui, signori della Fazi, pubblicate presto il terzo volume!!!
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dati tecnici Editore: Fazi
Pagine: 438
Prezzo: 18,50€
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Ognuno di noi ha una superficie, che troppo spesso riflette con drammatica esattezza quello che gli altri vogliono vedere, e un fondo nel quale si muovono e si incagliano i sentimenti veri, quelli che non osiamo confessare.


Nel cielo terso splende un bel sole e l’aria risuona delle campane delle chiese. È una melodia di festa, di richiamo dei fedeli. A volte li invidio, loro che sanno cosa fare e dove andare. È tutto stabilito, indicato. Basta crederci. Io invece non ho mai creduto in nulla, se non in me stessa. E ora comincio a dubitare anche di quest’unica certezza.
Molte persone trovano malinconica la pioggia, ma quando ti ci abitui diventa parte del mondo che conosci, ti dà sicurezza nelle sue tinte innocue, mentre l’arrivo del sole, dirompente e forte, con i suoi toni accesi, provoca dolore.
Arriviamo qui per caso, per un incidente, e allo stesso modo torniamo da dove siamo venuti; chi prima, chi poi. Soltanto di fronte alla fine ci si rende conto di come tutto quello che ci circonda sia inutile.
Tornare in un luogo che già si conosce, per quanto questo possa essere sgradevole e spaventoso, consegna a chi lo visita un immediato senso di familiarità che ne mitiga almeno in parte gli aspetti negativi.
stesso autore Buio di Elena Melodia
Diciassette anni, bellissima, apparentemente sicura di sé ma fragile e inquieta, Alma ha un solo credo: "Sorrisi e lacrime possono essere molto pericolosi se lasciati fuori controllo". Se lo ripete ogni mattina, quando esce di casa per affrontare la Città là fuori e cammina sotto un perenne cielo grigio, diretta a scuola con il suo zaino, rigorosamente viola. Tutto ciò che Alma adora è viola. Come la copertina del quaderno che ha comprato in una strana cartoleria del centro pochi giorni prima, quando tutto ha avuto inizio e la sua vita ha cominciato a scivolare in un assurdo incubo senza fine. Una serie di efferati omicidi sta infatti trasformando in realtà i racconti che Alma scrive di notte, come in preda a un'inspiegabile trance, rendendosi conto solo al suo risveglio che i deliri di paura e violenza affidati alle pagine di quel quaderno anticipano le mosse dell'assassino. Mentre la polizia indaga senza risultati e i giornali si scatenano, Alma si ritrova sempre più isolata, alle prese con qualcosa di grande e oscuro, che sfiora la natura stessa del Male e che pure sembra riemergere dal suo passato, insieme ai continui, lancinanti mal di testa che la assalgono come per avvertirla di qualche pericolo. Soltanto Morgan, il ragazzo più misterioso e sfuggente della scuola, i cui incredibili occhi viola sanno leggere nel suo cuore come nessun altro, sembra in grado di fornirle le risposte sulle sinistre presenze che le si addensano intorno.

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