mercoledì 1 dicembre 2010

Tea For Two: Sharon Carter Rogers!

tea
Amici, oggi per voi una nuova intervista! Ho avuto l’onore di poter fare alcune domande a Sharon Carter Rogers, autrice di Baby Doll, da poco approdato nelle nostre librerie grazie alla casa editrice Fanucci.
Devo dire che è davvero una persona simpatica e disponibile! Ecco qui quello che è uscito fuori dalla nostra chiacchierata.

~Ciao Sharon. Benvenuta su Living For Books. Ci puoi descrivere il tuo romanzo Baby Doll in tre parole?

SCR: Suspence, Soprannaturale, Fantasioso!

~Dove hai trovato l’ispirazione per le anime erranti?

SCR: L’idea per Boy (l’anima errante) è nata dal mio primo libro, SINNER. In esso, ad un personaggio noto come “il Peccatore” Dio accorda una sorta di atto misericordioso garantendogli, temporaneamente, un’esistenza simile a quella delle anime erranti. Dopo che ho pubblicato SINNER, molti lettori mi hanno contattata chiedendomi informazioni riguardo le tradizioni cui avevo attinto per creare “il Peccatore”, così ho deciso di mostrare di più riguardo a questo mondo con il mio terzo libro, DRIFT (ndt Baby Doll). Decisi che il miglior modo per farlo era lasciare che Boy parlasse di sè nel libro. Altri lettori mi hanno contattata per chiedermi altre storie su Anime Erranti e Peccatori e simili, ma penso di non scrivere altro al riguardo per ora.

~Pensi che in ognuno di noi ci sia qualcosa di buono?

SCR: Personalmente, credo che siamo stati creati a immagine e somiglianza di Dio,e quindi in ognuno deve esserci una certa capacità di far del bene. Allo stesso tempo, sono pienamente consapevole che l’immagine di Dio in ognuno di noi – e quindi la nostra capacità di far del bene – siano stati guastati dal peccato, sia singolarmente che considerando l’umanità nel suo insieme. Quello che voglio dire è che, secondo me, tutti possono cercare di far del bene e spesso avranno un limitato successo, ma nessuno può essere completamente buono o usare tutto il suo potenziale per il bene senza confrontarsi, durante la sua vita, con il peccato. E, per quel che mi riguarda, solo Gesù Cristo ci può aiutare a rapportarci ogni giorno con il problema del peccato. Quindi, c’è qualcosa di buono in ognuno di noi?  Beh, se pensiamo al senso originale della creazione, sicuramente; ma praticamente, nella vita di tutti i giorni, no senza l’aiuto di Cristo.

~Charlie Murphy amava Baby Doll?

SCR: Domanda interessante! Charlie Murphy amava, prima di tutto e più di tutto, il potere. Tutte le altre cose che amava venivano irrimediabilmente dopo di esso. Allo steso tempo, Charlie Murphy si odiava per quello che era e per essere diventato così ossessionato dal potere. Ma il potere dà assuefazione ed è un sentimento difficile da contenete. Io ho un’opinione riguardo la questione se Charlie amasse Baby Doll o no, ma penso sia meglio che i lettori decidano da sè la risposta a questa domanda dopo aver letto il libro. Tu pensi che Charlie abbia amato Baby Doll? Perchè o perchè no?
Io penso che Maurits abbia amato Baby Doll, e che Baby Doll abbia amato Maurits. Alcuni non concordano con me su questo punto, ma va bene così. Io la penso così.

~Qual è il tuo personaggio preferito in Baby Doll?

SCR: La mia famiglia adora Boy – e vorrebbe leggere altre storie con lui come protagonista. Io invece sono rimasta affascinata da Maurits Girard. Se mai scrivessi un sequel di DRIFT (ndt, Baby Doll),  sarebbe incentrato su Maurits. Io ritengo che sia un personaggio complesso con – se esiste una cosa del genere – una sua integrità come killer. A volte immagino se in futuro sarà redento oppure marcirà nelle tenebre che ha creato attorno a sè.

~Hai mai incontrato un’anima errante?

SCR: Questa è una domanda divertente– e ora ti spiego perchè! Lo so che tu stai facendo questa domanda spinta dall’immaginazione e dalla creatività ma, che tu mi creda o no, quando per la prima volta ho girato il manoscritto al mio editore, egli era seriamente preoccupato per la figura e la mitologia delle anime erranti che avevo creato in questo libro. Temevano che le persone, leggendo Drift (ndt, Baby Doll) credessero che le anime erranti esistessero davvero come una sorta di creature angeliche precedentemente sconosciute. Questa questione diventò un tale cruccio per il mio editore che mi fece includere una nota nei ringraziamenti del libro dove dicevo chiaramente che le anime erranti non esistono e che sono unicamente frutto della mia immaginazione. Ecco perchè penso che la tua domanda sia divertente, perchè farebbe saltar la mosca al naso del mio editore e lo farebbe preoccupare. Ovviamente le anime erranti non esistono; le persone capiscono che stanno leggendo un libro di fantasia, non una cosa reale. E, per rispondere alla tua domanda, l’unica anima errante che io abbia mai incontrato è Boy.

~Qual è il libro che preferisci tra quelli da te scritti?

SCRSolitamente non apprezzo molto quello che scrivo perchè, una volta che ho terminato un libro, sono già stufa di lavorare su esso, e riscriverlo, e riscriverlo per quella che sembra un’eternità. Nonostante ciò, attualmente sono una fan del mio secondo libro, UNPRETTY.
Per scriverlo mi sono dovuta mettere alla prova per riuscire a creare qualcosa che fosse spaventoso e intrigante ma che potesse accadere senza dover dipendere da un elemento soprannaturale che tirasse avanti la trama. E’ stato difficile e ho dovuto fare moltissime ricerche sulle droghe allucinogene e sull’arte rinascimentale, ma quando ho finito mi sono sentita come se avessi fatto il meglio possibile.
Ho ascoltato UNPRETTY in versione audiobook di recente, e mi ha spaventato. Ho pensato, “che tipo di persona può sognare cose di questo tipo?” Che è sciocco, dato che nella vita reale sono la persona più blanda e docile che io conosca.Comunque mi è piaciuto ascoltare la mia storia e così è diventata la mia preferita. Contemporaneamente, certi lettori mi hanno detto che UNPRETTY era davvero troppo reale, troppo violento, e troppo spaventoso. Non l’hanno gradito affatto. Infatti, dopo che mi a sorella ha letto UNPRETTY, mi ha inviato una pungente lettera di due pagine in cui mi diceva quanto aveva odiato il libro, come alcune scene paurose l’avessero tenuta sveglia di notte e che si pentiva di averlo letto. Quandi, come puoi ben capire, i miei gusti non sempre incontrano quelli degli altri.

~Credi in Dio?

SCR: Non penso che il credere o non credere siano il vero fulcro della questione quando si parla di Dio. Penso che il vero problema sia la verità. Non importa se credo in Dio e lui non esiste; sarebbe come credere nelle anime erranti – non ne trarrei niente di buono dal momento che non esistono. D’altra parte, se non credo in Dio e lui esiste, sarò io a soffrire perchè ignoro la verità, non lui. Ma se mi chiedi se Dio esiste o no, beh la mia risposta è sì, lui esiste, che la cosa mi piaccia o no. E, facendo un passo avanti, mi sembra evidente (questo intendo per “vero”) che Gesù è l’umana incarnazione di Dio, e l’unica speranza che abbiamo in questo mondo o nel prossimo è di prendere atto di questa verità… che ci piaccia o no.

~Vuoi dire qualcosa ai tuoi lettori italiani?

SCR: Grazie per aver trovato il tempo di leggere il mio libro! Siete molto gentili. Lo so che quello che scrivo non è per tutti (per esempio, mia sorella!), così apprezzo moltissimo che mi abbiate dato una possibilità. Io solitamente suggerisco alle persone di leggere le prime 50 pagine; se queste non vi catturano, è giusto che abbandoniate il libro. Ma, alla fine, non ho mai incontrato nessuno che si sia fermato dopo le prime 50 pagine. Siete avvisati. Dio vi benedica!

~Grazie mille Sharon per il tempo che ci hai dedicato. Buone vacanze!

Si conclude qui questa piacevole intervista: Sharon è stata piuttosto precisa nelle sue risposte e devo dire che talvolta mi ha stupito. Voi cosa ne pensate?

firma21

2 commenti:

  1. Questa intervista è fantastica!!!Un'autrice davvero alla mano, gentile ed esaustiva nelle risposte.Ormai è deciso:leggerò Baby Doll!
    Grazie!!

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