martedì 13 settembre 2011

Teaser Tuesdays (42)

Oggi è martedì ed è quindi tempo di Teaser Tuesdays, rubrica ideata da MizB su Should be reading. Partecipare è semplicissimo, vi riepilogo le  regole: bannerteasertuesdays45
  • Prendi il libro che stai leggendo
  • Aprilo a una pagina a caso
  • Condividi un breve spezzone di quella pagina("Teaser")
  • Fai attenzione a non scrivere spoilers!
  • Riporta anche il titolo e l'autore cosicchè i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall'estratto. 
Ecco le mie teaser di questa settimana:

«La gente recita una parte senza esserne nemmeno consapevole» mi aveva spiegato quando gli avevo chiesto del tema. «Hai presente quelle foto che trovi nelle cornici nuove? Ritraggono una vacanza perfetta, una moglie perfetta, un bambino perfetto. E’ come metterle in fila sul comò e fare finta che sono tue.»
«Ma tu hai fatto delle istantanee. Di persone reali.»
«Che in realtà erano in posa. Facevano finta di essere reali, vivevano come pensavano di dover vivere, sperando che se esternamente funzionava, avrebbe funzionato anche internamente.»
«Non ti sembra un po’ cinico?» gli chiesi. «Non è possibile che la gente sia semplicemente felice?»
~pag. 96 di The Gap di Michele Jaffe, Fanucci 

 Quali sono le vostre teaser?:)

2 commenti:

  1. " La maggior parte delle cose, anche i movimenti più grandi della terra, hanno origine da qualcosa di piccolo. Un terremoto che distrugge una città può cominciare con un tremito, un sospiro. La musica comincia con una vibrazione. L'alluvione che sommerse Portland vent'anni fa dopo quasi due mesi di pioggia ininterrotta, che si precipitò giù per la collina oltre i laboratori e danneggio mille abitazioni, che trascinò copertoni e sacchi di immondizia e vecchie scarpe puzzolenti e li fece galleggiare per le strade come trofei, che si lasciò dietro un sottile strato di muffa verdastra, un puzzo di marciume e decomposizione che non se ne andò per mesi - l'alluvione cominciò con un rivolo d'acqua, non più largo di un dito, che lambiva le banchine.
    E Dio creò tutto l'universo da un atomo non più grande di un pensiero.
    E la vita di Grace andò in pezzi per una singola parola: Simpatizzante. Il mio mondo esplose per una parola diversa: Suicidio.
    Correzione: quella fu la prima volta in cui il mio mondo esplose.
    La seconda è stato sempre per colpa di una parola. Una parola che si fece strada su per la mia gola e danzò sulle mie labbra e fuori di essere prima che avessi il tempo di riflettere o di fermarla.
    La domanda fu: «Ti va se ci vediamo domani?»
    La parola fu: «Si.»"

    ~ Delirium, Lauren Oliver - pag. 130

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  2. Bel teaser Sara, ho letto anch'io Delirium! Ti sta piacendo? Io l'ho trovato un po' troppo allungato, in alcuni punti mi ha un po' annoiato.

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