giovedì 30 settembre 2010

Giovedì... Manga! (6)

giovedì manga!
Ciao a tutti! Ben tornati al nostro consueto appuntamento con Giovedì…Manga! Ho deciso che oggi potrei cominciare ad illustrarvi le opere della mia autrice preferita, Kaori Yuki. Direi quindi di cominciare con quelle che mi piacciono di meno, per poi arrivare al mio manga preferito. Oltre che delle vere e proprie “saghe” della Yuki sono stati pubblicati diversi volumetti unici, inseriti nella collana Kaori Yuki Presenta. Ho pensato di parlarvi proprio di uno di questi, uscito a Maggio.
Il Club dei Vampiri – Blood Hound 


Editore:
Planet Manga
Prezzo:5,50€
Trama: Questo manga ha come protagonista Rion Kanou, un'energica studentessa delle superiori, che sta indagando sulla scomparsa della sua migliore amica, Shihoko Aiga, avvenuta in circostanze misteriose. Le sue indagini la conducono in all'host club "Krankenhaus" (nome che potrebbe essere tradotto pressapoco con l'emblematico "casa della sofferenza"), dove lavora il vampiro Suon (anche questo nome scelto non a caso: il termine indica infatti il suo colore di capelli, e la sua pronuncia ricorda il sangue e in generale tutto cio' che e' violento), cui la ragazza narra tutta la storia della sua amicizia con Shiho, le loro differenze di carattere e la confessione dell'amica, che le aveva raccontato di essersi innamorata di un vampiro, cui stava donando il proprio sangue...

Questo volumetto unico è formato da tre microstorie tra loro collegate: mi sono divertita moltissimo a leggerlo, specie la terza storia, ma devo ammettere di essere rimasta un pochino delusa. Gli spunti sono notevoli ed interessanti, come sempre avviene per le storie della Yuki, ma la storia termina in maniera insoddisfacente e purtroppo neppure in Giappone ne esiste un seguito. E’ un vero peccato perchè secondo me sarebbe potuta uscirne una saga davvero meravigliosa. Splendidi come sempre i disegni, inutili gli inserti con le interviste a due degli autori del serial TV. Sicuramente eccessivo il prezzo: le pagine sono pochissime e anche il formato lascia molto a desiderare. Non la miglior Yuki, ma mi ha fatto passare un bel quarto d’ora.

Potete trovarlo online in inglese QUI.

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