giovedì 30 dicembre 2010

Recensione: I Diari di Seaport

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di una recente uscita di Castelvecchi, esordio di due giovani scrittrici italiane, Giulia Ottaviani e Elisa Bertini: I Diari di Seaport.
Avevo notevoli aspettative per questo libro e devo ammettere che sono state fortemente deluse: cercherò di spiegarvi perchè.
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diari di seaport
Elena e Melinda hanno 21 anni e tornano a casa, a Seaport, per le vacanze. Sono due ragazze normalissime, amiche per la pelle sin da piccole. Arrivate in città, si mettono subito alla ricerca di un lavoretto per guadagnare un po’ di soldi, e si presenta loro un’occasione perfetta: è prevista infatti la riapertura del principale albergo della città e le due riescono a farsi assumere come cameriere. Pare che l’hotel sia stato rilevato e ristrutturato da due stranieri, che fanno la loro comparsa il giorno dell’inaugurazione: ovviamente sono belli da togliere il fiato e tutti li notano, comprese le nostre eroine. Ma c’è qualcosa che non va: quando Melinda e Elena si avvicinano a Coven e Edric, i medaglioni che portano al collo bruciano loro la pelle. Cosa sta succedendo? Che i medaglioni che la nonna di Melinda ha lasciato loro siano speciali? E se fossero le due ragazze ad essere speciali? E chi è che sta turbando la quiete della città con terribili omicidi?

Allora, vi premetto sin da subito che questo libro non mi è piaciuto, e me ne dispiace perchè comunque riponevo in esso molte aspettative.
Prima di tutte le eroine della storia: come vi ho scritto sopra, Elena e Melinda hanno 21 anni, e questo mi faceva ben sperare ma, ahimè, mi è andata male. Le due infatti sono oche, superficiali, sempre a cambiarsi vestitini (mi pare che i pantaloni li indossino una sola volta) e a giudicare lati B: la loro psicologia non è molto approfondita, ma forse è un bene XD Inoltre cambiano idea da un momento all’altro: cinque righe prima decidono che è troppo pericoloso andare all’appuntamento e nelle righe successive ci vanno allegre vestendosi bene e pensando se riusciranno o no a fare bella figura. Allucinante. E ovviamente ci dicono anche quando scappa loro la pipi. E ogni volta che bramano di fumare una sigaretta. Per non parlare di quando, ad una festa a casa dei due imprenditori, scoprono una cosa che avrebbe scioccato chiunque (rimango sul vago per non spoilerarvi troppo) e, dopo un normale sbigottimento, il giorno dopo son di nuovo lì a fantasticare sui due.=.=
I protagonisti maschili sono i due soliti gnocconi tenebrosi, che ovviamente fanno girare la testa alle nostre due simpatiche amiche.
I personaggi secondari sono macchiette di passaggio.
Dei poteri magici si parla rapidamente, così, facendo accenni a quanto è difficile controllare i poteri (notare che da un giorno all’altro cambia tutto, se una delle due il giorno prima non riesce neppure a spostare un moscerino il giorno dopo apre senza problemi una porta chiusa a chiave) e spiegando qualcosina sulla loro “dinastia”, ma il fulcro rimane comunque il loro invaghimento per i belloni. Per non parlare degli omicidi, che vengono inseriti così alla fine e instillano un minimo dubbio nelle nostre protagoniste, dubbio che comunque in poche pagine viene già liquidato: sorvoliamo sul fatto che si capiva subito “cosa” potesse aver compiuto gli omicidi.
Lo stile, che a molti è piaciuto perchè “fresco”, a me sinceramente ha solo infastidito: va bene il gergo giovanile ma insomma, a volte sembra proprio scritto da un bambino. Le descrizioni poi a volte mi hanno fatto cadere le braccia: sono del tipo “Gelsomino era così: alto, biondo, occhi azzurri.”, e le ragazze non perdono occasione di sottolinearci se il soggetto in questione ha un bel lato b. L’idea di alternare i capitoli in modo che uno sia raccontato dal punto di vista di Melinda e uno dal punto di vista di Elena poteva essere vincente se sfruttata nel modo giusto, e cioè per analizzare medesimi accadimenti dai due diversi punti di vista: ciò invece non avviene praticamente mai e come se non bastasse le due ragazze si somigliano così tanto che a volte ci si confonde e non si sa più dal punto di vista di chi si sta leggendo.
Insomma, ci si trova di fronte la solita storia trita e ritrita, con protagonisti stereotipati e niente che davvero colpisca (in positivo), ed ovviamente la storia non finisce, lasciando il tutto come una scadente introduzione.
Unico pregio: si finisce in due ore, anche meno volendo.
starmezzastella
dati tecnici
Editore: Castelvecchi
Pagine: 190
Prezzo di copertina: 14,90€


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firma21

8 commenti:

  1. beh, A me il libro è piaciuto moltissimo… cosa vuol dire che anche io sono superficiale come le protagoniste? (cit. Le due infatti sono oche, superficiali, sempre a cambiarsi vestitini (mi pare che i pantaloni li indossino una sola volta) e a giudicare lati B: la loro psicologia non è molto approfondita, ma forse è un bene XD)
    Ahahah… i 15 euro meglio spesi di sempre ^___^

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  2. Come ha detto Sabrina, grazie tante per averci dato delle "oche superficiali"...a nome di tutte quelle come noi che si sono riconosciute nelle protagoniste! recensione molto civile!!!!

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  3. Ragazze, io semplicemente ho detto quello che ho pensato leggendo il libro, è ovvio poi che ognuno ha la sua opinione, che dipende da moltissime variabili :) Per come sono fatta io queste sono state le mie impressioni. Ciò non significa che quello che scrivo io è legge, ed è proprio questo il bello del leggere: ogni libro può essere visto da moltissimi punti di vista:)

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  4. Ognuno ha il diritto di dire la propria. Yuko ha fatto bene ad esprimere la propria opinione e inoltre ha dato delle oche alle protagoniste del libro non alle scrittrici. Io non ho letto questo libro, ma ho letto tante recensioni negative.

    Betta88

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  5. Avevo intenzione di comprarlo ma letta la tua recensione ho deciso di farmelo prestare da mia cugina che già l'ha comprato e come te ne è rimasta delusa! Che dire,avete entrambe ragione! Non che queste storie mi attraggano più di tanto, preferisco romanzi psicologici ed introspettivi, ma comunque ho provato ad aprirlo e inziarlo! Davvero brutto... poi ognuno la pensa come vuole, il bello della lettura è proprio il confronto tra utenti appassionati, non pensa che Yuko abbia giudicato le lettrici ma le due protagoniste!!!

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  6. Ho letto le prime quaranta/cinquanta pagine in libreria e ho deciso di non acquistarlo. Mi piace il genere vampiresco, ma purtroppo i diari di seaport, per fare un parallelismo col mondo della musica, è l'equivalente della canzonetta italiana che scopiazza i successi americani.
    Non ho percepito, come spesso accade quando si legge un libro, a prescindere dalla tematica, l'ispirazione, quel qualcosa che nasce dalla creatività nel senso puro del termine, ma piuttosto ho percepito l'intenzione del "facciamo un prodotto che vende... e sottolineo prodotto". Come prodotto nulla da dire quindi, ma come libro l'ho trovato... poco onesto.

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  7. ciao a tutti!!! a me invece il libro è piaciuto molto... ovvio, non è l'opera letteraria dell'anno, ma se si prende come romanzo "da svago" ci si diverte molto.
    l'unica pecca: è un po' corto!!!
    ma ho capito che è la prima parte di una saga... quindi... spero che nel prossimo libro si dedichi più spazio ai personaggi... anche perchè in genere leggo libri grossi come mattoni!!!
    un salutoooooooo

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  8. Ciao a tt! Io ho letto il libro è penso k le scrittrici siamo molto brave! E' un libro molto bello! ed è ricco di mistero x qst mi piace! Io propongo di asp il secondo x dare un opinione negativa cm hai ftt! Tt qui!
    Baci!

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