sabato 8 gennaio 2011

Recensione: La terapia di Sebastian Fitzek

Buon sabato amici, ecco la recensione che vi avevo promesso ieri. Il libro di cui voglio parlarvi oggi è un romanzo che ho letteralmente divorato, nonchè amato: La Terapia di Sebastian Fitzek. Uno psychothriller che mia ha stregato con i suoi numerosi colpi di scena. Enjoy:)




























OriginaleDie Therapie
EditoreElliot
GenerePsychothriller
Pagine254
Prezzo16,50€
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Viktor Larenz è uno stimatissimo psichiatra di Berlino che sembra aver ricevuto tutto dalla vita: una posizione lavorativa di riguardo, una moglie innamoratissima e una figlia meravigliosa, luce dei suoi occhi. Ma un giorno la piccola Josie si ammala e nessuno riesce a capire cosa la affligga. Tempo dopo, durante una delle ennesime visite mediche, la ragazza sparisce e inizia così il calvario di Viktor che, in preda alla disperazione, spende  tutte le sue energie per cercarla. Quattro anni dopo, durante un periodo di stacco  su una tranquilla isola, una strada donna fa visita allo Psichiatra: dice di chiamarsi Anna Spiegel e di necessitare le sue cure.
Viktor cerca di convincere la donna a lasciarlo in pace, chiarendole che oramai da tempo non esercita più: ma questa insiste e comincia a narrare la sua storia, trasportando il medico in un vortice da cui non riesce più ad uscire. Una delle Schizofreniche fantasie di Anne, infatti, sembra assomigliare in modo incredibile a Josie…che la donna nasconda qualcosa? Che abbia  a che fare con il rapimento della piccola?
Dopo mezz'ora capì che non avrebbe mai più rivisto sua figlia. La bambina aveva aperto la porta, lo aveva guardato ancora per un istante, poi si era voltata ed era entrata dall'anziano medico. Josephine, la sua piccola di dodici anni, non sarebbe tornata mai più da lui. Ne era certo. Non gli avrebbe mai più regalato quei sorrisi radiosi quando la portava a letto. E Viktor non avrebbe mai più spento l'abat-jour dai mille colori una volta che la bimba si fosse addormentata. E infine le urla agghiaccianti di Josephine non lo avrebbero mai più svegliato nel cuore della notte.
Questa consapevolezza lo investì come lo schianto improvviso e violento di un incidente stradale.

Ho avuto il mio primo approccio con Sebastian Fitzek leggendo Il Ladro di Anime, pubblicato sempre dalla Elliot: è stato un vero e proprio amore a prima vista e mi sono più volte ripromessa di leggere altro di questo autore. Fino ad ora però non ne avevo avuto la possibilità, ma sono davvero contenta di essere riuscita finalmente a mantenere il mio proposito. La Terapia, esattamente come il precedente volume di questo autore da me letto, mi ha stregato: nonostante sia in realtà il romanzo d’esordio dell’autore è davvero di ottima qualità. Mi capita saltuariamente di leggere thriller, inframezzandoli ad urban e fantasy, e sto cominciando a pensare che, il leggere un numero di libri di questo genere non molto alto, mi a iuti ad apprezzarli maggiormente, notando meno eventuali difetti, non essendo abbastanza “esperta”. Mettiamola un po’ come volete, fatto sta che questo romanzo mi ha tenuto col fiato sospeso dall’inizio alla fine: l’autore è incredibilmente bravo a lasciare trapelare qualcosina, farci illudere di aver capito tutto, per poi smontare completamente le nostre teorie. Mi sono ritrovata a fare decine di congetture leggendo: in ognuna c’era un fondo di verità, ma non sono riuscita del tutto a capire la soluzione fino alla fine, e penso che questa sia una caratteristica  necessaria dei romanzi di questo genere. Lo stile è estremamente scorrevole e i capitoli brevi, che terminano sempre instillandoci un nuovo dubbio, fornendoci nuovi elementi della cornice. Un cerchio che si chiude perfettamente nel finale, lasciando il lettore di stucco, e, per quel che mi riguarda, anche un po’ triste: la scelta finale di Viktor mi ha scosso, è stato, in un certo qual modo, molto coraggioso e ha dimostrato il suo genio. Come geniale è secondo me l’intero epilogo della vicenda: impensabile, davvero. Il personaggio clou è senza ombra di dubbio Viktor, il protagonista, e il suo approfondimento psicologico, davvero interessante e ai limiti della razionalità. Altro personaggio riuscitissimo è quello di Anna (anche se in realtà dicendo così forse mi ripeto, chi ha letto il libro forse capirà cosa intendo XD), che nel racconto delle sue allucinazioni ci porta sino a toccare con mano i personaggi della sua fantasia.
Forse la parte meno curata è l’ambientazione, ma penso che non fosse necessario un maggior approfondimento: avrebbe solo appesantito la narrazione, mentre il punto forte di questo romanzo è proprio la rapida successione dei fatti e la loro scansione temporale (fondamentale).
Insomma, un romanzo che consiglio a tutti gli appassionati del genere thriller e a coloro che magari decidono di avvicinarcisi e vogliono provare un buon psychothriller.

Cover: starstarstar
Trama: starstarstarstarstar
Finale:starstarstarstarstar
Personaggi: starstarstarstarstar
Stile di scrittura: starstarstarstarstar

autore

Molto probabilmente questa non è l’immagine più adatta per rappresentare quest’autore. Sebastian Fitzek, nato nel 1971 a Berlino, è infatti noto per le sue stravaganti tecniche di promozione dei suoi libri: pensate che si vocifera che una volta sia arrivato ad una sessione autografi tutto bendato ed in sedia a rotelle! Ha studiato legge ma lavora presso le radio, non come speaker ma nelle retrovie. E’ approdato in libreria quasi per caso: lui stesso racconta di come probabilmente, se avesse saputo che solo l’1% degli inediti sottoposti alle CE giunge negli scaffali, avrebbe usato questa sua quota di fortuna per vincere alla lotteria.

stesso autore

Il ladro di anime



Tutto accade in una notte, la Vigilia di Natale. In una lussuosa clinica psichiatrica fuori Berlino, mentre la neve scende copiosa rendendo il luogo ancora più isolato, medici e pazienti si rendono conto con orrore che il maniaco che da tempo terrorizza la città, il cosiddetto "Ladro di anime", si trova all'interno della struttura. Di lui si conoscono soltanto i tremendi effetti provocati da un misterioso trattamento in grado di spezzare la volontà delle sue vittime, riducendole a meri involucri umani, e gli ambigui indovinelli che lascia dietro di sé come macabra firma. L'unica via di salvezza sarà affrontarlo tutti insieme: ma il piccolo gruppo, guidato da Caspar, ricoverato in seguito a un'inspiegabile amnesia che ha cancellato completamente il suo passato, si troverà a far fronte a qualcosa di assolutamente inaspettato e terribile. Mentre il tempo scorre inesorabile nel tentativo di neutralizzare il Ladro di anime, Caspar viene folgorato con sempre maggior frequenza da scene della sua vita precedente, che progressivamente fanno luce sulla sua identità e sulla sua drammatica storia personale, costringendolo a uno sconvolgente viaggio negli abissi più oscuri della propria psiche...

Il Bambino




Robert Stern all'apparenza è un uomo felice. E un avvocato di successo, ha una villa lussuosa a Berlino e una vita di cui è l'unico padrone. Eppure tutto questo nasconde a malapena un tremendo segreto che riguarda il suo passato e continua a tormentarlo: la morte del suo unico figlio a pochi giorni dalla nascita. E adesso che Stern ha acconsentilo a un insolito incontro notturno appena fuori città con un'infermiera, Carina, con la quale ha avuto una breve relazione, il suo passato si ripresenta inaspettato nelle vesti di un bambino di dieci anni, Simon Sachs, che ha bisogno del suo aiuto. Infatti il bambino, un malato terminale seguito dai servizi sociali, è convinto di essere stato un assassino nella sua precedente vita. Simon, in seguito a una seduta di regressione presso uno psichiatra, è perseguitato da terribili incubi che sembrano diventare reali e che sono collegati a sparizioni misteriose rimaste irrisolte. Quando Stern e Carina, guidati dal piccolo, scoprono dei resti umani nello scantinato di una fabbrica dismessa, capiscono però che non si tratta solo di una fantasia macabra originata da un serio disturbo psicologico...

Schegge



Quando Marc Lucas, avvocato che ha dedicato la sua vita ad aiutare gli altri, viene a conoscenza di un esperimento psichiatrico che potrebbe cancellare dalla sua memoria i terribili ricordi che l’accompagnano e lo tormentano dal giorno in cui sua moglie incinta ha perso la vita in un incidente automobilistico del quale lui si sente responsabile, non ha dubbi: la sola speranza di liberarsi di questo peso insopportabile vale il rischio infatti di sottoporsi all’esperimento. Ma, invece che concedergli sollievo e alleviare le sue pene, con l’inizio dei primi test l’orrore comincia a prendere possesso di ogni attimo della sua vita: di ritorno dalla clinica psichiatrica, la chiave di casa non apre più l’appartamento, il nome sul campanello non è più il suo e, quando la porta viene aperta dall’interno, l’incubo ha inizio… Intenso e mozzafiato, sorprendente e inaspettato, Schegge è il romanzo più recente di Sebastian Fitzek e quello che ne ha decretato la definitiva affermazione come il più originale giallista tedesco di questi ultimi anni.

nuovafirma

2 commenti:

  1. Se ti piace Fitzek ti consiglio "Schegge" - è davvero bello, almeno, a me è piaciuto :D

    Io per ora ho letto solo quello e vorrei tanto leggerne altri suoi, magari proprio "La Terapia"!

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  2. Letto la terapia molto bello, ora mi approccio a leggere gli altri:)

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