mercoledì 9 marzo 2011

In pillole: Le luci nelle case degli altri

Le luci nelle case degli altri di Chiara Gamberale

Editore: Mondadori
Pagine: 392
Prezzo: 20,00€

Mandorla è la bambina felice di una ragazza madre piena di fantasia. Maria, la mamma, lavora come amministratrice d'immobili e ha lo speciale dono di trasformare ogni riunione condominiale in toccanti sedute di terapia di gruppo... Quando un tristissimo giorno Maria muore cadendo dal motorino, i condomini di via Grotta Perfetta 315, quelli che più le volevano bene, scoprono da una lettera che proprio nel loro stabile la piccola Mandorla è stata concepita... ma su chi sia il padre, la lettera tace. Proprio perché con tutti Maria sapeva instaurare un legame intenso, nessun uomo tra i condomini si sente sollevato agli occhi degli altri dal sospetto di essere il padre di Mandorla. È così che verrà presa la decisione di non fare il test del DNA su Mandorla, e stabiliscono di crescere la bambina tutti assieme. È questo il fatale presupposto di una commedia umana che, con l'alibi del paradosso, in realtà ci chiama in causa tutti. E mentre, di piano in piano, Mandorla cresce, s'innamora, cerca suo padre e se stessa, ci si avventura con lei verso rivelazioni luminose e rivelazioni scomode, si assiste a nuove unioni e a separazioni necessarie. L'autrice costruisce attorno al cuore pulsante della sua protagonista un romanzo corale dove i grandi archetipi si mescolano agli struggimenti contemporanei, la verità e la menzogna cambiano continuamente di segno per dare vita a una voce fresca e profonda, che condurrà, fiduciosa soprattutto dei suoi dubbi, verso un finale sorprendente.

Noia. Questo libro è stato per me una noia mortale. Ne avevo sentito parlare davvero molto bene e, incuriosita,  l’ho preso in prestito. Sin dall’inizio lo stile della Gamberale non mi è andato proprio giù: la punteggiatura sembrava quasi messa a caso, dovevo rileggere alcune frasi per capirle. Comunque ho cercato di sorvolare dato che, perlomeno all’inizio, la storia pareva intrigante: niente di più sbagliato.Dopo un po’ il tutto è diventato noioso e ripetitivo. Mandorla è davvero una bambina poco credibile secondo me, che passa da sciocche preghiere ad oggetti inanimati (alla terza ho cominciato a saltarle a piè pari) alla comprensione di concetti che sfido qualunque bambino ad interpretare. Anche l’ipotetica curiosità di conoscere l’identità del padre di Mandorla mi è venuta meno: insomma, avrei sfoltito la storia di un bel po’ probabilmente, o meglio, avrei voluto leggere una storia tutta diversa. In conclusione questo libro è stato davvero deludente: per fortuna non l’avevo comprato! Ah, e oltretutto a metà libro, non so come, avevo capito chi era il padre di Mandorla-.-
starstar

4 commenti:

  1. Ero incuriosita da questo romanzo, è nella mia wishlist da un po', ma dopo aver letto la tua recensione non credo lo farò!! il mio portafogli ti ringrazia ^_^

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  2. bè pensate io ho dovuto comprarlo (20 euro!!) e leggerlo per la scuola in occasione dell'incontro con l'autrice...sono d'accordissimo con te Yuko, la prima cosa che ho pensato sulla parte iniziale era che l'avesse scritta di getto senza guardare la sintassi, non capivo niente!mi chiedo ancora come la mia insegnante di lettere faccia a dire che non è x nnt confuso!ma và.
    E dire che ho dovuto sentire l'autrice per rivalutare il libro, o meglio i messaggi del libro, xk quello è senza speranza.lei è stata molto brava e avvincente a voce ma poteva spiergarsi meglio nella forma scritta!soprattutto per i miei soldini!!

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  3. Anche io ero curiosa ma ora la tua rece mi ha un pò spento l'interesse...beh meglio così per il mio portafogli...:-)

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  4. Hey a quando la prossima cover wars?! ormai sono dipendente!!
    Intanto hai vinto un premio...meglio che niente no?!XD

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