lunedì 15 settembre 2014

Il genio e il golem – Helene Wecker

Il genio e il golem di Helene Wecker
Parole chiave: Fantasy, Storico
Pagine: 590
Formato: Paperback
Editore: Neri Pozza
Data di pubblicazione: Ottobre 2013
Goodreads Amazon.it


Ho preso in prestito Il genio e il golem di Helene Wecker in biblioteca (sono ancora scioccata dall'averlo trovato lì, confesso) e, per dirla con tutta franchezza, sono lieta di non aver dovuto spendere soldi per leggerlo. Purtroppo la mia sarà una voce fuori dal coro, dato che la pagina Goodreads del romanzo pullula di votazioni altissime, ma io devo ammettere di non averlo molto apprezzato.

Il genio e il golem in lingua originale

Protagonisti della storia sono, indovinate un po', un genio e una golem, Ahmad e Chava. Lui, intrappolato in un antico fiasco, si ritrova catapultato nella bottega di uno stagnino a Manhattan nel 1899; lei, nello stesso anno, dopo essere stata risvegliata, si ritrova a dover affrontare la vita di tutti i giorni in quel di New York, estraneo in un mondo a lei estraneo. Entrambi hanno una regola fondamentale: mantenere un segreto la loro vera natura. Ma man mano che si avvicinano alle persone e alla loro quotidianità diventa sempre più difficile nascondere qualcosa di così grosso, specie quando il tuo segreto ti costringe a sentirti completamente solo al mondo. Finché non si incontrano.

Che dire, gran parte del mio disappunto nei confronti di questo romanzo è dovuto a una sola cosa, e cioè la noia che ho provato durante tutta la parte centrale del romanzo. Ero stata avvisata, mi avevano detto che dopo una prima parte un po' noiosa poi la storia sarebbe decollata: il problema è che pare che io sia fatta al rovescio. Le prime duecento pagine mi hanno avvinta, ogni volta che dovevo interrompere la lettura ne ero genuinamente dispiaciuta e non vedevo l'ora di poter ricominciare a leggere. Del resto mi piace avere un quadro nitido dell'ambiente in cui si muovono i personaggi e, ovviamente, dei personaggi stessi, per conoscerli e potermi avvicinare a loro, immaginarli. Poi però ho cominciato ad attendere che succedesse qualcosa di grosso. E ho atteso. Altre cento pagine. Ho atteso ancora. Ma questo qualcosa non è mai arrivato, o meglio, quando hanno cominciato a smuoversi significativamente le acque, ero tanto tediata che l'unica cosa che desideravo era che il romanzo si decidesse a finire. E non che le parti "d'azione" siano poi il massimo.

Indubbiamente l'autrice è molto brava nel descrivere luoghi e atmosfere e ho molto ammirato la sua cura nel costruire personaggi secondari di una certa rivelanza, non semplici macchiette sfumate. Ma sul loro uso ai fini della trama in realtà, in alcuni punti, ci sarebbe molto da ridire secondo me. Il problema sta nel fatto che l'autrice ha voluto giocare con alcuni elementi fantastici senza però poi saperli adeguatamente gestire: abbiamo, nella stessa storia un genio e un golem, aspettarsi un po' di "magia" secondo me è il minimo. Invece non c'è niente di magico, non c'è meraviglia, niente mi ha lasciato a bocca aperta.

Anche Mirta è rimasta vittima de Il genio e il golem

Chava e Ahmad, più che creature mitologiche, sembrano semplicemente una scusa per descrivere la situazione delle comunità immigrate a New York alla fine del diciannovesimo secolo. Vengono talvolta proposte delle domande e dei temi interessanti, ma per me non è stato abbastanza. La parte che ho apprezzato di più è sicuramente la storia del genio, l'unica che mi ha davvero ammaliato e incuriosito. Insomma, secondo me un romanzo che aveva un grosso potenziale che però non è stato adeguatamente sfruttato, o meglio, è stato utilizzato in un modo che ha deluso le aspettative che mi ero costruita leggendo la trama del romanzo. È molto più uno storico che un romanzo fantastico e anche il finale non mi ha pienamente soddisfatta.

Probabilmente non l'ho letto al momento giusto né con lo spirito giusto, fatto sta che Il genio e il golem mi ha annoiato e deluso.

2 commenti:

  1. […] di Magisterium di Cassandra Clare e Holly Black e vi ho parlato poi di alcune mie letture, Il genio e il golem di Helene Wecker, Dove vai Bernadette? di Maria Semple e Lies my girlfriend told me di Julie Anne […]

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  2. […] un enorme difetto. Anch’io talvolta con dei romanzi ho riscontrato un problema simile (vedi Il genio e il golem) ma bisogna anche vedere cosa ci viene raccontato nelle pagine che precedono il mero “ammazza […]

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