martedì 2 febbraio 2016

TBR PILE | Febbraio 2016


Vorrei leggere millemila romanzi, ma tanto so che non ci riuscirò mai, per cui ecco i tre titoli che in questo momento mi attraggono più di tutti tra quelli a mia disposizione, chissà che non sia arrivato finalmente il loro momento.

L'invenzione della madre - Marco Peano

Mattia è un ragazzo come tanti. Abita in provincia, lavora in una videoteca, ha una fidanzata, e forse un giorno realizzerà i progetti che manda avanti senza troppa convinzione. La sua vita sembrerebbe non avere nulla di speciale, se non fosse che sua madre ha il cancro. Ecco che i giorni di Mattia si ribaltano in un horror dove anche gli eventi banali sono ostacoli da superare eroicamente. I medici sono freddi e professionali, la loro efficienza provvidenziale e sinistra, e non è facile capire come comportarsi. I parenti si rivelano man mano che la malattia progredisce, la compassione degli amici è sospetta, e come se non bastasse a Mattia arrivano inquietanti lettere anonime sul comportamento di suo padre. Persino la ragazza di Mattia sembra diversa da come appariva. Ma in questo viaggio in cui tutto è scandalosamente fuori posto, è il rapporto con la madre a far entrare Mattia nella dimensione più segreta e preziosa in cui ritiene di essere mai stato. Raccontando di questo everyman, grazie al coraggio della grande letteratura, Marco Peano ridà senso all’aspetto più inaccettabile dell’avventura umana: imparare a dire addio a ciò che amiamo.

Carol - Patricia Highsmith

Therese, diciannove anni, è un’apprendista scenografa che, per raggranellare qualche soldo, accetta un lavoro temporaneo in un grande magazzino durante il periodo natalizio. Il suo rapporto sentimentale con Richard si trascina stancamente, senza alcuna passione, tra voglia di coinvolgimento e desiderio di fuga: anche il viaggio che hanno progettato in Europa ora la intimorisce, le incute un’apprensione e una paura che non sa spiegarsi. È soltanto il rifiuto di un futuro che sta diventando troppo incombente, oppure si tratta dell’ennesimo indizio che la sua relazione amorosa è ormai giunta alla fine? La vita le appare come una nebulosa, come un’enorme incognita che non sa affrontare, finché, in una gelida mattina di dicembre, nel reparto giocattoli dove lavora non compare una donna bellissima e sofisticata, in cerca di doni per la figlia. I grigi occhi della sconosciuta catturano Therese, la turbano e la soggiogano, e d’un tratto la giovane si ritrova proiettata in un mondo di cui non sospettava nemmeno l’esistenza. È l’amore, delicato e titubante, languido e diverso, disperato e segnato da crisi e recriminazioni, eppur sempre sconvolgente come la vicenda che le due donne si apprestano a vivere, una storia in cui Patricia Highsmith ha saputo magistralmente fondere la suspense dei suoi thriller e la dolcezza del suo animo.

Accabadora - Michela Murgia

Maria e Tzia Bonaria vivono come mamma e figlia, ma la loro intesa ha il valore speciale delle cose che si sono scelte. La vecchia sarta ha visto Maria rubacchiare in un negozio, e siccome nessuno la guardava, ha pensato di prenderla con sé, perché «le colpe, come le persone, iniziano a esistere se qualcuno se ne accorge». E adesso ha molto da insegnare a quella bambina cocciuta e sola: come cucire le asole, come armarsi per le guerre che l'aspettano, ma soprattutto come imparare l'umiltà di accogliere sia la vita sia la morte.

Conoscete questi romanzi? Me li consigliate?

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