giovedì 20 gennaio 2011

Incipit Love: La Foresta degli Amori Perduti

incipit love


Mia madre mi parlava sempre dell’oceano. Esiste un posto, diceva, dove non c’è altro che acqua a perdita d’occhio, acqua in continuo movimento che si scaglia verso di te per poi ritrarsi. Una volta mi mostrò una foto, disse che era la mia bis-bis-bisnonna da piccola nell’oceano. Sono trascorsi anni, e la foto si è persa tra le fiamme molto tempo fa, ma la ricordo ancora, sbiadita e consunta. Una bambina circondata dal nulla.
Nei racconti di mia madre, tramandati dalla sua pluribisnonna, l’oceano aveva un rumore simile al vento tra gli alberi e gli uomini si spostavano sull’acqua. Una volta, quando ero più grande e il nostro villaggio attraversava una crisi di siccità, chiesi a mia madre perchè, se esisteva una tale massa d’acqua, c’erano anni in cui i nostri ruscelli restavano quasi a secco. Lei mi disse che l’oceano non si può bere, che l’acqua è piena di sale.
E’ lì che ho smesso di credere alle sue storie sull’oceano. Come può esserci così tanto sale nell’universo, e come può Dio permettere una tale spreco di acqua?
Ci sono volte, però, in cui sono sul confine della Foresta degli amori perduti e guardo quello spazio selvaggio che si estende all’infinito, e mi chiedo come sarebbe se ci fosse acqua dappertutto. Chiudo gli occhi, ascolto il vento tra gli alberi e immagino un mondo fatto soltanto d’acqua che si richiude sulla mia testa.
Sarebbe un mondo senza gli Sconsacrati, un mondo senza la Foresta degli amori perduti.

~La Foresta degli amori perduti, Carrie Ryan, Fanucci Editore.

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