lunedì 24 gennaio 2011

Recensione; La Foresta degli Amori Perduti di Carrie Ryan

Ciao a tutti. Oggi voglio parlarvi di un libro uscito giovedì che mi è piaciuto veramente moltissimo: si tratta de La Foresta degli Amori Perduti di Carrie Ryan.
































OriginaleThe Forest of Hands and Teeth
EditoreFanucci
Pagine300
Prezzo16,00€
GenereDistopico Young Adults
SerieThe Forest of Hands and Teeth, #1
Votostarstarstarstarstar

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Per chi preferisce la versione video, eccola! Se invece preferite leggere, continuate sotto (non è che nel video dico precisamente quello che ho scritto sotto, vado un po' a braccio, mica sono un computer xD).


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La Foresta degli Amori Perduti



Mia madre mi raccontava che molto prima del Ritorno i vivi si domandavano cosa accade dopo la morte. Diceva che tutte le religioni sono nate e cresciute intorno a questo semplice dubbio.
Ora che sappiamo cosa succede dopo la morte, si insinua un nuovo dubbio che sostituisce quello antico: perché?

Ci troviamo un ipotetico futuro: la Terra non è più quella che conosciamo, dal giorno del Ritorno tutto è cambiato. Ora chiviene infettato in vita dagli Sconsacrati, è destinato a trasformarsi in uno di loro: una sorta di zombie con l’unico scopo di divorare e uccidere tutti gli esseri umani. Un baluardo è sopravvissuto a questa epidemia, il villaggio dove abita Mary, la nostra protagonista: una sorta di oasi simil medioevale, senza elettricità o modernità di sorta. Il villaggio è interamente circondato da una recinzione per evitare che gli Sconsacrati  che abitano la Foresta degli Amori Perduti possano entrare: questi passano quindi intere giornate a cercare di azzannare e graffiare le persone che si avvicinano al confine. Nessuno ormai si ricorda più com’era la vita prima del Ritorno, unicamente Mary ne conosce dei frammenti dai racconti che le faceva sua madre: non è pienamente convinta della veridicità delle storie che le venivano raccontate, ma vuole crederci. Ma come si può credere all’esistenza di una distesa d’acqua infinita completamente salata?! E di edifici che rasentano il cielo? Dio non permetterebbe mai cose simili, lo capiscono tutti.
Un giorno, Mary è al fiume a sciacquare alcuni panni: le si avvicina un suo amico, Harry, che le annuncia che pensa di chiamare il suo nome alla Festa del Raccolto, e quindi in pratica di chiedere la sua mano.Mary rimana interdetta: lei avrebbe una cotta per Travis ma pare che lui chiederà la mano della sua amica Cass… La sirena del villaggio comincia a suonare, immediatamente tutti gli abitanti sono in all’erta: gli Sconsacrati sono riusciti ad abbattere le loro difese? Per fortuna no, ma una persona è stata infettata: la madre di Mary. Una persona che viene infettata ha due scelte: farsi uccidere subito e staccare la testa, oppure attendere la morte e trasformarsi in una Sconsacrata, subito dopo essere stata gettata nella Foresta. La madre di Mary opta per la seconda opzione per potersi finalmente così ricongiungere al marito, infettatosi tempo prima, e Mary non riesce a opporsi, e osserva così la madre morire e poi tornare in vita.

Nell’istante tra la morte di mia madre e il suo Ritorno, smetto di credere in Dio.

Suo fratello Jed, di ritorno dalla sua missione coi Guardiani, si infuria con lei e smette quasi di considerarla come sua sorella. E alla festa del Raccolto nessuno chiede la mano di Mary: rimane un’unica soluzione, entrare nella Confraternita delle Sorelle, le religiose che governano il villaggio. Avrà inizio così per Mary un’avventura in cui verrà a conoscenza di tristi verità sul villaggio e sulla Foresta e in cui perderà molte persone care. Un’avventura che la porterà vicino alla pazzia, e tutto per inseguire un sogno: trovare l’Oceano di cui le parlava tanto sua madre.

Forse sbaglio a fare la recensione così a caldo, presa dall’entusiasmo della lettura, ma ho sempre pensato che le recensioni fatte di primo acchito, senza rimuginare troppo, fossero le più sincere. Io ho amato questo libro. Fa parte di un genere che sto scoprendo, il distopico, che però già amo alla follia. Ho apprezzato l’ambientazione postapocalittica, caratterizzato da questo Ritorno cui la scrittrice accenna più volte, dandoci degli indizi, senza mai spiegarci dettagliatamente in cosa consista, cosa sia successo.

“Ricorda da dove proveniamo, Mary. Da dove proveniamo tutti. Non dal Giardino dell’Eden, ma dalle ceneri del Ritorno. Noi siamo i sopravvissuti.”

Gli Sconsacrati sono in pratica Zombie, che come tali pensano solo a nutrirsi degli esseri umani: è interessante vedere però, come le persone che perdano qualcuno per l’infezione vivano il loro contatto con essi, come accade per esempio alla madre di Mary, che ogni giorno scruta la foresta sperando di vedere il marito, oramai trasformatosi. Non è mai facile scordare le persone che si amano, ma pensate come deve essere terribile quando questa persona te la trovi davanti tutti i giorni, trasformata in un essere che ha perso ogni barlume di umanità.
I personaggi sono tutti debitamente approfonditi e complessi, non semplici figure prese e messe lì, cambiano con il proseguire degli eventi, in meglio o in peggio. Assisteremo alla discesa di Mary verso la follia, al radicale cambiamento di Cass, alla rabbia di Jed ed al suo rinsavimento. Non sono molti i personaggi fondamentali, sei o sette, e questa è una scelta decisamente vincente: niente listone di nomi da ricordare, uno spazio adeguato per ognuno. Per quanto mi riguarda ho adorato Mary, sebbeneforse a molti potrà sembrare come “la causa di ogni male”, e mi sono immedesimata moltissimo in lei, nonostante i nostri caratteri siano decisamente differenti. Ho invece talvolta odiato Travis, ma soprattutto Jed, che tristezza, anche se nella parte finale li ho rivalutati entrambi.
Non lasciatevi ingannare dalla copertina italiana e dal titolo (l’originale era La Foresta delle Mani e dei Denti): questo è un romanzo pieno di eventi tristi e nella vita di Mary è praticamente assente la spensieratezza che potrebbe trasmetterci la cover. Del resto come potrebbe un mondo praticamente prossimo alla distruzione essere felice? Un mondo in cui ogni giorno si rischia di essere invasi ed infettati? Come si può vivere in allegria in un villaggio strettamente governato dalla Confraternita delle Sorelle, in cui niente si fa per Amore, ma solo per dovere, per evitare l’estinzione dell’umanità?

“Non capisci che in questo villaggio la vita non è fatta di amore, ma di impegno?”

E come se non bastasse le sorelle hanno mentito agli abitanti su molti aspetti, e quando Mary comprenderà ciò, non potrà mai più essere una ragazzina ingenua, non potrà più fidarsi ciecamente: la sua unica speranza sarà rifugiarsi nei suoi sogni, nei racconti di sua madre, nella speranza che esista davvero qualcosa oltre la foresta, che ci sia l’Oceano.
E’ inoltre molto presente l’elemento religioso: le Sorelle governano il villaggio seguendo le Sacre Scritture (sono la Mente, i Guardiani invece di cui jed fa parte il braccio) e vicino all’ingresso di ogni abitazione versi di esse si trovano incisi sul legno.
L’elemento romantico è presente e piuttosto importante all’interno della storia, ma non è pesante e ben inserito all’interno della trama, è un altro spunto per approfondire il personaggio di Mary.

Sembra quasi che tra le nostre labbra ci sia l’infinito, che non ci toccheremo mai. Come in matematica, dove le metà si possono dividere in eterno.

Una nota veloce sullo stile: è piuttosto scorrevole anche se talvolta l’autrice si dilunga in alcune descrizioni/racconti, ma ritengo sia una cosa necessaria per chiarire al meglio l’ambientazione. Il romanzo è scritto al tempo presente, in prima persona, dal punto di vista di Mary.

In conclusione, un libro che ho davvero adorato, quattro stelline e mezzo che arrotondo a cinque, un romanzo che mi ha coinvolto e che consiglio.

Cover: starstarstarstar
Trama: starstarstarstarstar
Finale:starstarstarstarstar
Personaggi: starstarstarstarstar
Stile di scrittura: starstarstarstar

autore

Carrie Ryan è nata e cresciuta a Grenville, in Sud Carolina ed è laureata in legge. Vive con il marito e due grassi gatti in Nord Carolina e non è ancora del tutto pronta per il Ritorno(xD).

stesso autore
La saga The Forest of Hands and Teeth prosegue con due volumi, di cui solo il primo al momento pubblicato all’estero (il terzo e ultimo della saga uscirà a Marzo.). Si parla di saga ma pare che in realtà in ogni libro ci siano diversi protagonisti, quindi in realtà ogni romanzo è autoconclusivo, viene mantenuta l’ambientazione.


nuovafirma

7 commenti:

  1. Basta, mi hai convinta: finisce direttamente in WishList :D

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  2. anche nella mia.. se trovo i soldi =/ sigh

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  3. Wow a leggere la tua recensione avrei voglia di leggerlo, però zombie?! Non so! Visto che si parla di romanzi dal genere "distopico" ne avresti qualcuno da consigliarmi (oltre questo)?!

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  4. Allora, io ho letto che mi sono piaciuti molto The Giver di Lois Lowry, la saga di Hunger Games di Suzanne Collins e Bambini nel Bosco di Beatrice Masini (quest'ultimo non so se rientra esattamente nel genere). Ho ancora da leggere sempre di questo genere e che mi ispirano moltissimo Unwind di Neal Shusterman e Gone di Michael Grant.

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  5. Grazie dei suggerimenti! "The Giver" l'ho preso proprio qualche giorno fa ma devo ancora iniziarlo! "Unwind" sembra interessante, terrò in conto comunque anche Carrie Ryan visto che leggo molte recensioni positive in merito al suo libro =)

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  6. Letto e recensito anche io...la pensiamo allo stesso modo! :)

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