giovedì 26 gennaio 2012

Il circo della notte di Erin Morgenstern

Il circo della notte di Erin Morgenstern


Genere: Fantastico
Editore: Rizzoli
Pagine: 460
Prezzo: 13,90€ in offerta promozionale
Voto: 3,5/5

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Londra, 1886: il circo compare all’improvviso, senza annunci. Gli spettacoli cominciano al calar della notte e finiscono all’alba, quando il cancello chiude i battenti e i tendoni bianchi e neri spariscono alla vista. È “Le Cirque des Rêves”, il circo dei sogni, il luogo dove realtà e immaginazione si fondono e la mente umana dispiega l’infinito ventaglio delle sue potenzialità, seguito da un esercito di appassionati disposti a tutto per vedere le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l’albero dei desideri, il giardino di ghiaccio… Ma dietro le quinte due maghi, da sempre rivali, si sfidano per il tramite di due giovani allievi scelti e addestrati al solo scopo di stupire e umiliare l’avversario. Contro ogni regola e ogni aspettativa i due giovani, Celia e Marco si scoprono attratti l’uno dall’altra: il loro amore è una corrente di elettricità più forte di qualsiasi magia, che minaccia di travolgere i piani dei loro maestri e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.

dicono del libro

Se doveste scegliere solo un libro quest'anno, leggete Il circo della notte.
Danielle Trussoni, autrice di Angelology

my point of view

*La mia recensione si riferisce all’edizione inglese del libro*


Iniziamo col dire che le mie aspettative nei confronti del libro non erano alte, di più: ho letto decine di recensioni in inglese che elogiavano questo titolo e l’ho sentito più volte accostare alla saga di Harry Potter. Ecco, non ha niente a che fare con essa e, per quel che mi riguarda, non ci si avvicina come meraviglia e splendore. Chiariamoci: Il circo della notte è un bel libro, una buona lettura, ma, secondo me, poteva essere decisamente meglio.

Le premesse sono ottime: un circo misterioso pieno di attrazioni mozzafiato, due maghi che si sfidano da tempo immemore, una storia d’amore proibita… Le Cirque des Reves, il circo dei sognatori, è un posto molto particolare, niente che voi abbiate mai visto. Ogni singola attrazione è pura magia, rasenta i limiti dell’impossibile: e qui cominciano le prime note dolenti. La Morgenstern si ferma a descrivere i tendoni e i loro astanti, le attrazioni, ma io non sono riuscita a figurarmeli, a percepire la loro grandezza e maestosità. Pensavo “mmm, deve essere bello” ma non riuscivo a costruirne un’immagine della mia mente, a percepirli. Rimanevano sul foglio, senza prendere vita di fronte ai miei occhi, un’immagine confusa e senza vita, nonostante il tentativo dell’autrice di trascinarci tra i tendoni tramite appositi capitoli scritti in seconda persona singolare. In un certo senso tra me e il circo si è costruita una sottile parete invisibile, che non si è volatilizzata neppure nel momento in cui sono entrati in gioco i protagonisti. Se nella prima parte* ho apprezzato la presentazione di Celia e Marco e gli episodi che si riferivano al loro differente addestramento, la parte successiva purtroppo è proceduta con lentezza estrema, in modo noioso. Se io vi dico “duello tra maghi” voi cosa vi immaginate? Beh, di certo qualcosa di movimentato. Niente di tutto questo è presente in questo romanzo: la sfida tra i due ragazzi procede con lentezza esasperante, senza che nessuno dei due sappia chi è l’altro. Loro devono semplicemente creare un qualcosa di grande con la loro magia e aspettare la mossa dell’avversario: niente contatto, nessuna interferenza. E soprattutto nessuno che spieghi le regole di questo maledetto gioco e come si fa a vincerlo: sono arrivata ad immaginarmi che ci fosse chissà quale mistero sotto quando invece, in soldoni, la risposta è anche piuttosto scontata.


La love story non decolla, o meglio, il lettore non si affeziona molto ai due protagonisti per cui rimane in un certo senso un po’ insensibile di fronte alle vicende. Inoltre leggendo si ha l’impressione che l’autrice abbia più a cuore il circo che il resto della storia (cosa che è stata poi confermata dall’autrice stessa che in un’intervista ha dichiarato di aver creato il circo e poi, solo a posteriori, di averci inserito la storia di Celia e Marco). Più che i due protagonisti catturano gli altri personaggi di contorno, in particolar modo mi sono affezionata a Poppet e Widget, nonché a Bailey, che inizialmente fanno parte di una linea temporale più avanzata che solo nel finale si va a ricongiungere alla principale. Altro personaggio intrigante, di cui avrei voluto sapere di più, è Tsukiko, la contorsionista, un personaggio misterioso ed enigmatico.

Il finale è intrigante (ho adorato la IV parte e la V) e, cosa importantissima, il romanzo è AUTOCONCLUSIVO: non lasciatevi spaventare dalla confusione iniziale dovuta ai salti temporali e ai molti personaggi che vengono presentati, dopo qualche capitolo ci si raccapezza senza problemi.

Chiariamoci, è un buonissimo romanzo d’esordio, lo stile di scrittura è particolare, più elaborato rispetto al solito e l’ambientazione è originale: è a un livello superiore rispetto ai romanzi che mi è capitato di leggere di recente (c’è da notare che comunque non è nato come libro per young adults). Ma visto quanto ne avevo sentito parlare, quanto lo avevo sentito elogiare, mi aspettavo un vero capolavoro, e così non è stato. Da qui il mio giudizio di tre stelline e mezzo: probabilmente, se non avessi avuto questa enorme aspettativa, ne avrei date di più!
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*il romanzo si presenta suddiviso in 5 parti: Primordium, Illumination, Intersections, Incendiary e Divination.

autore


Erin Morgenstern ha 33 anni e vive nel Massachusetts è un’artista multimediale e scrittrice. Il suo sito ufficiale: ErinMorgenstern.com

le cover

2 commenti:

  1. Ciao sono nuova di qui!Bellissimo il tuo blog!Comunque non conoscevo questi libri ma sembrano molto belli..le copertine mi piacciono da impazzire ma anche le storie credo siano belle..in ogni caso se io avessi letto quelle recensioni in cui lo paragonavano ad Harry Potter, non l'avrei preso a priori! :D scherzo però per quando sono harry potteriana non ci posso credere che ci siano dei libri che lo superano! :)

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  2. Ciao, anch'io sono nuova! Il libro mi è piaciuto: romantico senza smancerie, fantasy senza incoerenza. Evoca un mondo bellissimo, tra l'Ottocento e il Novecento, che proietta la narrazione su un orizzonte gotico secondo me ben riuscito. Forse l'unica pecca è che non è una saga (almeno a sentire l'autrice, ma... vedremo!). Certo, non è originalissimo: ma alla fine non si ha sempre voglia di leggere romanzi sperimentali, o no? Bella anche la recensione del solito prof. Telchino, che ormai è la mia guida per le letture! http://www.youtube.com/watch?v=ir9jxogiu6Y

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