giovedì 1 marzo 2012

Il messaggero di Lois Lowry

Il messaggero di Lois Lowry
(Messenger, The Giver #3)



Genere: distopico, YA
Editore: Giunti
Collana: Y
Pagine: 208
Prezzo: 14,50€
Voto: 4/5
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Quando Matty è arrivato al Villaggio sei anni prima era un ragazzino inquieto e ribelle che amava definirsi "la Belva fra le Belve". Ora è cresciuto sotto la guida del cieco Veggente ed è pronto per l'assegnazione del suo vero nome: "Messaggero". Ma qualcosa nel Villaggio sta cambiando: da quando al mercato si barattano i sentimenti con effimeri beni materiali, la comunità è diventata improvvisamente ottusa e caparbia. La società utopica che un tempo amava accogliere tutti i rifugiati e i derelitti sta innalzando un muro di isolamento. Matty è uno dei pochi capaci di districarsi nel fitto della Foresta e il suo compito ora è quello di portare il messaggio del drastico cambiamento ai paesi vicini e convincere Kira, la figlia del veggente, a tornare con lui al Villaggio, prima che sia troppo tardi. Ma la Foresta, che gli è sempre stata amica, si è rivoltata contro di lui, animata da una forza oscura e senziente, e Matty si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere che ancora non riesce completamente a gestire e a comprendere.

my point of view

Il Messaggero di Lois Lowry rappresenta il volume di collegamento tra Il donatore e La rivincita: se leggendo i primi due romanzi avevo pensato che i libri costituenti la saga fossero accumunati unicamente dal tema distopico, leggendo quest’ultimo mi sono dovuta ricredere.

Old_ForestNe Il messaggero tornano infatti alcuni personaggi conosciuti in precedenza di cui temevamo di aver perso le tracce. Come dimenticarsi di Matty, la Belva tra le Belve, e del suo cagnolino Ramino? Matty ora è cresciuto e vive in un nuovo villaggio, separato dal precedente da una grande e inquietante foresta in cui accadono cose strane e che quindi non tutti possono attraversare. Matty è il messaggero del villaggio, l’unico che può entrare nella foresta continuamente senza subire conseguenze; conosce tutti i sentieri e la collocazione dei villaggi vicini e quindi viene spesso inviato come ambasciatore. Matty vive con il vecchio cieco, il padre di Kira, e ha un’esistenza piuttosto felice: contrariamente al luogo in cui abitava prima, nel nuovo villaggio le persone sono cordiali e altruiste. Accolgo ogni straniero proveniente dall’altra parte della foresta e non denigrano coloro che sono diversi: le cose però stanno cominciando a cambiare, per la prima volta la crudeltà fa capolino nel villaggio e il tutto sembra essere riconducibile al Mercato del Baratto. Cosa succede davvero durante queste aste? Come si può fermare il male che dilaga tra gli abitanti del villaggio? Matty non lo sa, ma prima che le frontiere vengano chiuse vuole portare al villaggio la sua amica Kira, la figlia del cieco. Ma il Male si è diffuso anche nella foresta e il giovane messaggero non è più un ospite gradito. Che fare? Provare e sperare. E Matty lo fa, fino alla fine.

In The giver avevamo conosciuto un mondo apparentemente perfetto, rivelatosi in realtà uno specchio per allodole: non c’erano colori né sentimenti, solo un grigio rigore. In Gathering Blue le persone erano crudeli e uccidevano coloro che erano diversi, deboli. Ne Il Messaggero sembra invece di aver finalmente raggiunto una dimensione “normale” e idilliaca, anche se non perfetta. Eppure il male e la crudeltà giungono anche qui. Qual è allora in realtà il vero problema? Cos’è che impedisce all’uomo di vivere una vita felice? Io direi l’uomo stesso. Ma non è facile dirne il perché. Si potrebbero incolpare le pulsioni e i sentimenti negativi: nel mondo di The Giver però erano stati banditi, eppure la società non era di certo perfetta. Di certo non si può dare la colpa alle persone più deboli: hanno gli stessi diritti di tutti gli altri. butterfly_by_shahar12-d47zxrnCos’è allora che rende l’uomo così incline all’autodistruzione? La Lowry non ce lo dice, ma ci mostra come, comunque vadano le cose, esista sempre e comunque una speranza, che risiede proprio nell’uomo stesso.  L’uomo è l’artefice del suo destino.

Il Messaggero è un libro che, pur utilizzando un linguaggio molto semplice, tocca temi importanti e spesso controversi, fornendoci importanti spunti di ragionamento. Matty poi è un protagonista fenomenale: si prova subito affetto per lui e si vivono con lui anche le più piccole emozioni. Forse, tra i protagonisti dei tre libri, è quello a cui ho voluto più bene. Altri personaggi sono molto importanti ai fini della narrazione (Kira, il Capo, il Veggente), e anche quelli solo accennati lasciano comunque una forte impronta nel lettore: il maestro di scuola, la moglie del Raccoglitore, il banditore al mercato del baratto… tutti hanno una qualche caratteristica o hanno compiuto un qualche atto che li rende inconfondibili e indimenticabili.

Il finale è meraviglioso. Niente cliffhanger o espedienti simili. Un finale vero e proprio, che si imprime a fuoco nella memoria.

Un libro che vi consiglio vivamente di leggere, ma solo dopo i due volumi precedenti!
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autore



Lois Lowry è nata nel 1937 alle Hawaii. Vincitrice due volte del Newbery Medal, il più importante riconoscimento letterario nell'ambito della letteratura per ragazzi, ha al suo attivo oltre trenta romanzi. Da qualche anno vive nel west Cambridge, con il suo cane Bandit.
Prima di dedicarsi alla letteratura per ragazzi è stata una fotografa e giornalista freelance. Si laurea in Letteratura Inglese nel 1972, e nel 1977 pubblica il suo primo libro. Come autrice è famosa per trattare, nei suoi libri, temi complessi e "delicati", come razzismo, malattia terminale, sessualità, infanticidio, eutanasia. Temi che le sono valsi numerosissime censure o addirittura, nel caso di The Giver, la proibizione del titolo in molte scuole americane. L'adattamento cinematografico di The Giver - Il Donatore risulta essere in pre-produzione con David Yates alla regia e Dustin Hoffman nei panni del Donatore.

serie

La saga The giver è formata dai seguenti volumi:

1)Il donatore – The Giver

Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando...

2)La rivincita – Gathering Blue

Ambientato in una comunità del prossimo futuro al pari di The Giver, in un villaggio dove ognuno pensa solo a se stesso e le persone con malattie o problemi fisici sono considerate inutili per la comunità e vengono lasciate morire, una ragazzina zoppa lotterà per conquistarsi il diritto di vivere.
Ma, riuscendo a ricavarsi un posto all’interno di quella società, si renderà poi conto di come sia profondamente sbagliata e di quanto sia necessario cambiarla. Rifiuterà quindi l’occasione che a un certo punto le verrà offerta di scappare, e deciderà di fermarsi per iniziare a cambiare le cose dall’interno.

3)Il messaggero
4)Son (inedito)

le cover
   

altre opere

Conta le stelle

È il 1943 e anche la Danimarca comincia a conoscere la persecuzione degli Ebrei.
Annemarie vive con i genitori e la sorellina minore a Copenaghen. La sua esistenza scorre normale fino a che la città non si riempie di soldati e i genitori della sua migliore amica, Ellen, sono costretti a fuggire. Annemarie non capisce, non comprende la paura che la anima ogni volta che incontra un giovane tedesco, non comprende perché la città improvvisamente ha perso i suoi colori e la sua aria tersa, non comprende perché i suoi genitori bisbiglino e non vogliano mai parlare dell’incidente mortale che ha strappato alla famiglia la sorella maggiore Lise.

2 commenti:

  1. [...] quadrilogia The Giver di Lois Lowry, Il figlio. Ho amato The giver e apprezzato Gathering Blue e The messenger, per cui non vedo l’ora di leggere quest’ultimo volume e di vedere come Lois Lowry [...]

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