venerdì 24 giugno 2011

The sky is everywhere di Jandy Nelson





























OriginaleThe sky is everywhere
GenereYoung Adult Romance
EditoreFazi
Pagine270
Prezzo15,00€
Votomezzastella

Lennie Walker è una ragazza semplice, innamorata della vita e del suo clarinetto. Ma un giorno un tragico avvenimento sconvolge la sua routine: durante un’esibizione a teatro, sua sorella Bailey muore. Senza preavviso, il suo cuore si è fermato, e non c’è stato più nulla da fare. E lo stesso metaforicamente accade a Lenny, che dopo la morte di Bailey fatica a trovare un senso alla sua vita: non è sola, ha accanto a sè la nonna e lo zio, ma sembra non vederli, concentrata unicamente sul suo dolore. Inoltre, da quando sua sorella è morta, qualcosa sembra essersi improvvisamente risvegliato in lei, e i ragazzi non le appaiono più come sciocchi scimmioni e inizia a essere attratta da loro. E come si può rimanere impassibili di fronte a un ragazzo come Joe, che con un battito di ciglia è in grado di far cadere ai suoi piedi mezza città? E come può ignorare Toby, il ragazzo di sua sorella, l’unico che sembra in grado di capire il suo dolore?

Come avrete potuto intuire dal voto che ho attribuito a questo libro, non ne sono rimasta completamente soddisfatta. Ci sono state cose che mi hanno esaltato, commosso, coinvolto, ma altre mi hanno decisamente fatto storcere il naso.  La seconda metà del libro è secondo me decisamente superiore alla prima, per cui, se per caso lo state leggendo e non vi sta convincendo troppo, vi consiglio di non abbandonarlo (anche se dalle recensioni che ho letto in giro penso di essere l’unica a non aver letteralmente adorato questo romanzo xD).

Partiamo dalla protagonista, Lennie. E’ una ragazza più o meno normale, con un innato talento per la musica, in particola modo il clarinetto: ha una migliore amica, con cui passa gran parte del suo tempo, e un’adorazione per la sorella Bailey. Per cui, come potete immaginare, quando quest’ultima muore, il mondo le cade addosso. Adesso, lo so che ognuno di noi reagisce diversamente al lutto, per l’amor del cielo, ma alcune reazioni di Lennie mi hanno fatto letteralmente cascare le braccia. Come può dire che al funerale pensava unicamente ai bei maschioni presenti??? Per non parlare del fatto che, improvvisamente, vorrebbe “conoscere” meglio ogni esemplare maschile vagamente attraente nel raggio di 100 km?!?! Ma sei fuori?!?! Cavoli, non dico certo che dovesse stare in camera a fustigarsi, ma l’ormone impazzito nooo! Fortunatamente, a questi attimi di pura follia si alternano momenti di vero dolore, in cui Lennie, nella camera che divideva con la sorella, si strugge per la sua dipartita: queste parti sono davvero molto ben scritte e ti fanno entrare in empatia con la protagonista, così come i piccoli messaggi che Lennie lascia in giro per la città e che sono riportati nel testo, alla fine di alcuni capitoli. Ci sono poesie, frasi spezzate o semplici ricordi, alcuni davvero molto toccanti (tra i miei preferiti c’è il ricordo del gioco che Bailey e Lennie facevano da bambine, prima di dormire, pensando alla madre).

Le controparti maschili sono ben costruite, anche se Joe è decisamente troppo perfetto: musicista, avvenente, romantico, gentile. Quello che fa per Lennie e la sua famiglia è meraviglioso ma ahimè, se penso al mondo reale, decisamente poco credibile. Sarebbe un bel sogno, sicuramente, ma solo un sogno.

La nonna e lo zio sono senza ombra di dubbio i miei personaggi preferiti: entrambi sopra le righe, con passioni e atteggiamenti un po’ folli, si fanno amare sin dalle prime battute del romanzo. E’ inoltre molto ben descritto come il dolore si rifletta nelle loro abitudini: la nonna che comincia a cucinare cibo che sa di cenere, lo zio che smette improvvisamente di correre dietro all’amore. Una cappa sembra scendere sulla casa dei Walker e loro, con i loro comportamenti, ne sono l’emblema, talvolta molto più di Lennie.

C’è tanto dolore ma anche molto amore, e non solo di coppia, ma anche familiare.

La storia è giustamente lenta e ben costruita: in definitiva l’unica cosa che mi ha “rovinato” la lettura è stato l’ormone pazzo di Lennie. Il suo avvicinarsi a Toby non mi ha fatto impazzire ma ho cercato di comprenderlo: un forte dolore può accumunare due persone più di quanto si creda possibile. Ma talvolta l’ho trovata proprio insopportabile.

Un buon young adult, lontano dai soliti schemi, che secondo me poteva dare di più.

Cover: starstarstarstar
Trama: starstarstarmezzastella
Finale:starstarstarmezzastella
Personaggi: starstarstar
Stile di scrittura: starstarstarstar
autore

Jandy Nelson si è laureata alla Cornell, ha un master in poesia e uno in scrittura per bambini e giovani adulti. Agente letteraria per molti anni, dopo un esordio come poetessa ora si è dedicata completamente alla fiction.The Sky is everywhere è il suo primo romanzo. Vive e lavora a San Francisco.

Nessun commento:

Posta un commento

Se ti va, lascia un commento!