lunedì 5 gennaio 2015

Se ho paura prendimi per mano - Carla Vistarini


Se ho paura prendimi per mano di Carla Vistarini
Parole chiave: Contemporary, Giallo
Pagine: 237
Formato: Hardcover
Editore: Corbaccio
Data di pubblicazione: Settembre 2014
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Leggere Se ho paura prendimi per mano è stato un errore e no, non perché sia un brutto libro, ma perché sono una tontolona io: l'ho addocchiato per la prima volta navigando sul sito della biblioteca della mia città e mi sono immediatamente innamorata della copertina. Un vero e proprio insta-love. Ho letto solo le prime tre righe della trama e ho deciso che doveva essere mio: in due minuti l'ho prenotato e ho atteso con calma il mio turno. Mi aspettavo un romanzo piuttosto triste, su un senzatetto che alleva una bimba non sua, e invece... sorpresa! Mi son ritrovata tra le mani una sorta di giallo. Al ché ho finito di leggere la quarta di copertina e mi sono più volte maledetta per la mia sbadataggine. Dai, però non è tutta colpa mia, quella meravigliosa cover fa pensare a tutt'altro! (Per non parlare del titolo...)

sehopauraTutto ha inizio con Smilzo, giovane senzatetto, in coda alla cassa del supermercato in attesa del suo turno. Perso nei suoi pensieri, si ritrova affiancato da una piccola bambina con una clava rossa in mano e un'espressione seria.  In pochi secondi le cose precipitano, un uomo armato intima alle cassiere di consegnargli l'incasso, e per rimarcare la minaccia spara in direzione del soffitto. Dopo alcuni minuti di panico, la rapina ha fine e Smilzo decide di andarsene prima che la polizia cominci a fare domande scomode ma la piccola bambina vista in precedenza attira la sua attenzione: prendendolo per mano, lo conduce presso il corpo di una donna stesa a terra. Smilzo comprende subito che la donna è morta e indirizza la bambina verso un agente di polizia, deciso ancor più a svignarsela. Ma il suo destino e quello della bambina vengono di nuovo a incrociarsi e lui questa volta non potrà fuggire.

Se ho paura prendimi per mano è un libro che si legge molto velocemente ma che mi ha lasciato un po' insoddisfatta. Mi ha ricordato per certi versi La banda degli invisibili di Bartolomei, senza però dimostrarsene all'altezza. Il romanzo è sicuramente ben scritto, talvolta arricchito da un lessico inusuale e forbito, ma ho trovato in alcune scelte narrative una mancanza di coerenza interna e una eccessiva irrealtà della vicenda. Quelli che forse più mi hanno fatto storcere il naso sono probabilmente i personaggi. Nonostante appaiano per lo più come simpatici e facilmente amabili, sono però poco credibili e spesso out of character, se così vogliamo dire. Prendiamo il protagonista, Smilzo: ora barbone, in passato si è laureato, frequentando anche un corso al MIT, e ha ricoperto cariche lavorative importanti, finendo poi ricercato per gravi frodi. Ecco, si presuppone quindi comunque un certo grado di intelligenza, visto il suo passato: durante tutto l'arco narrativo Smilzo appare però come un sempliciotto, che fa ragionamenti assurdi e non riesce neanche a fare due più due. Mentre il professore, altro personaggio, è giustificabile data l'età e l'incipiente demenza senile, Smilzo, secondo me, non lo è affatto. Lo stesso dicasi per la bimba: è troppo buona, calma ma soprattutto adulta per avere solo tre anni.

Mirta e Arya con Se ho paura prendimi per manoAnche alcune vicende non mi hanno convinto. Non voglio fare in alcun modo spoiler, ma diciamo che le motivazioni finali dietro la vicenda mi hanno lasciato decisamente l'amaro in bocca e l'ho trovate assolutamente poco credibili. Ecco, possiamo dire che, in un certo senso, la credibilità è stata il mio cruccio nei confronti di questo romanzo: non sono riuscita a capire fino a che punto l'autrice volesse scrivere una storia reale, che facesse comunque sorridere, ma con i piedi per terra, oppure una storia per cui era necessario sospendere completamente il senso di realtà. Il romanzo è coinvolgente, sicuramente emozionante, ma leggendolo continuavo a notare queste cose e a non gustarmelo appieno. È però sicuramente un buon esordio e penso proprio che in futuro leggerò altro di questa autrice.

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