Disponibile in italiano? No
Parole chiave: Contemporary, YA
Pagine: 368
Formato: Hardcover
Editore: Little Brown Books
Data di pubblicazione: Ottobre 2013
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Ho comprato Reality boy di A.S. King praticamente appena uscito, attirata dalla trama e dal nome dell'autrice, che ho già avuto modo di conoscere con Please ignore Vera Dietz, che non mi ha convinto del tutto, e Ask the passengers, che ho molto amato. Per quel che mi riguarda, devo dire che la King ha di nuovo fatto centro e sicuramente non mi lascerò scappare il suo nuovo romanzo in uscita a Ottobre.

Mi sono resa conto di quanto questo libro stesse riuscendo nel suo intento quando mi sono accorta di quanto mi stesse facendo arrabbiare. Pagina dopo pagina, le azioni dei personaggi vicini a Gerald mi hanno fatto sempre più ribollire il sangue, e questo mi ha aiutato incredibilmente a immedesimarmi in lui e a rendere più comprensibili certi suoi comportamenti. Più volte avrei voluto prendere a pugni sua madre, sua sorella, suo padre, e poi ancora sua madre e sua sorella, rimbambendole. Iniziando il romanzo si pensa che Gerald sia forse un bambino con qualche problema, diverso dagli altri, e scoprire invece la verità, pagina dopo pagina, e pensare a come invece sarebbe potuta essere la sua vita se solo avesse avuto una famiglia diversa, ti fa davvero uscire di testa. E del resto lui sviluppa problemi nel contenere la rabbia. Il minimo sindacale, direi.

Le mie parti preferite sono state quelle ambientate nel passato di Gerald, che in pratica raccontano gli episodi del Reality Show, compresi però di dietro le quinte: sono quelle che ci aiutano, piano piano, a scoprire la verità su di lui e a sciogliere il bandolo della matassa. La parte finale invece mi ha un pochino deluso, l'ho trovata un po' affrettata e troppo "buona" (non entro nei dettagli per non fare spoiler).
È presente anche del romance, fortunatamente non prevarica il nocciolo della narrazione: alcuni comportamenti di Gerald in tale ambito sono un po' "particolari", ma del resto tutta la sua storia è un po' strana e diversa da quella di tre quarti della popolazione mondiale.
In definitiva, un buon contemporary, ben scritto e originale, sicuramente diverso dal solito.
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